Tempera: "Saluto la Juniores del Montalto che ora è una realtà"
Il tecnico della squadra giovanile per seri problemi familiari è costretto a lasciare ma è convinto di aver avviato un grande lavoro
MONTALTO delle MARCHE. Si è conclusa con notevole successo, nonostante le difficoltà, la prima esperienza del Montalto nel campionato Juniores Regionale. La compagine giallorossa, promossa la scorsa estate in Promozione, aveva deciso di allestire ex novo una formazione Allievi ed una Juniores, partendo in pratica da zero. Un lavoro sulla carta molto delicato e non semplice da portare avanti, sul quale l'intera società si è cimentata con grande passione, dimostrando anche capacità organizzative forse inaspettate. Per guidare la squadra Juniores è stato scelto un tecnico di grande esperienza come Claudio Tempera (foto), il quale la scorsa estate ha deciso di sposare un progetto difficile, ma estremammente affascinante:
“Voglio premettere che i campionati giovanili, in particolare le squadre Juniores sono la mia vita e la mia passione, io ritengo questo torneo – ci tiene a sottolineare il tecnico - il più importante e significativo per la formazione dei calciatori. Dopo una decina di anni nella Vallata del Tronto con Atletico Piceno, Azzurra Mariner, Pro Calcio Ascoli ho voluto accettare questa sfida, mettendomi in discussione oltre che da un punto di vista tecnico, anche e soprattutto logistico. Debbo ringraziare il mio amico Piero Spinelli, preparatore dei portieri della Prima squadra che ha fatto il mio nome in società è mi ha introdotto nell'ambiente. Ho trovato naturalmente tante da cose da fare e da costruire, ma un gruppo di persone con grande voglia di lavorare, pieno di volontà, di passione e di vero attaccamento ai colori sociali. Insieme al mio fidato collaboratore Paolo De Antonis abbiamo costruito una rosa – ricorda Tempera – partendo da 4/5 ragazzi del luogo, fortunatamente 6 elementi che avevo alla Pro Calcio hanno deciso di seguirmi, abbiamo sempre potuto contare sulla grande disponibilità di mister Del Gatto degli Allievi, dove spesso abbiamo attinto dei 2001/2002 che sono stati utilissimi.
Abbiamo schierato sempre una squadra molto giovane che ci ha fatto vivere dei momenti intensi e significativi. Una sinergia completa con tutto l'ambiente, sempre in stretta collaborazione anche con mister Roberto Ricciotti, tecnico della Prima squadra, con il quale ci siamo sempre confrontati con grande rispetto. Alla fine della prima stagione possiamo vantare 43 punti, gudagnati al cospetto di squadre che da anni frequentano questi campionati, alcune di prima grandezza anche in Eccellenza, come Porto d'Ascoli, Grottammare, Tolentino, Porto Sant'Elpidio. E' stata un'esperienza esaltante, lo dico e lo ripeto da tempo – evidenzia il mister – resa possibile in primis dalla grande serietà della società. Il mio referente diretto è stato Claudio Felici, Presidente e Responsabile di tutto il Settore Giovanile, persona meravigliosa dal punto di vista umano, con il quale ci siamo confrontati apertamente nel corso di tutta la stagione, ma anche tutti gli altri dirigenti sono stati encomiabili per il loro impegno e la loro disponibilità. Questo primo anno di lavoro dedicato a costruire tutto un settore, partendo praticamente da zero, avrebbe potuto fiaccare la resistenza di chiunque, invece abbiamo assistito ad uno sviluppo ed una crescita incredibili.
Non nego – ci tiene a ribadire Tempera – che mi abbiano fatto molto piacere i complimenti di tanti colleghi nel corso della stagione, uniti a quelli graditissimi del Professor Marziali che ci ha sempre definito la più grande sorpresa di questa stagione. Abbiamo vissuto un bellissimo sogno e gettato le basi per un futuro ricco di soddisfazioni, ma purtroppo per me il cammino finisce ora, problemi familiari piuttosto seri, oltre alla distanza dalla mia residenza, mi impediscono di continuare anche nel prossimo anno questa esaltante esperienza. Sono convinto – conclude l'allenatore ascolano – che questi dirigenti nel prossimo futuro saranno in grado di migliorare ulteriormente sia l'organizzazione che le prestazioni. Già quest'anno con una rosa un pochino più lunga, avremmo potuto lottare per posizioni ancora più importanti. Va bene così, l'imput è stato dato e il lavoro è partito, porterò sempre nel cuore questa società, ma vorrei dire questa grande famiglia che mi ha accolto con grande calore ed alla quale auguro le migliori fortune per il futuro”.