"Eccellenza, in tre per la D: ma occhio agli spareggi promozione"
Il tecnico Simone Pazzaglia analizza la corsa a tre tra Montegiorgio, Atletico Gallo Colbordolo e Porto D'Ascoli. Ma guarda anche in coda, dove è sorpreso dal Loreto
Fermo un turno (o meglio una annata) dopo una stagione nella quale, da subentrato, ha strappato agli spareggi nazionali il pass verso la D con il Fabriano Cerreto. Parliamo di Simone Pazzaglia (foto), tecnico di Serravalle di Carda (provincia di Pesaro, con l’Umbria veramente a due passi) che raggiunto telefonicamente ci conferma come l’anno di inattività un po’ abbia pesato. “Dispiace effettivamente stare fermi, perché il campo e gli allenamenti mancano veramente, sempre. E’ una passione importante ma non ci sono state situazioni importanti. Qualche contatto in D a dicembre ma non ne è venuto fuori nulla. Ora non resta che aspettare e puntare decisi alla prossima stagione”. Per il momento lui, che nel 2016 ha anche ottenuto il patentino Uefa A che permette di allenare anche in C, è alla finestra e segue da vicino i campionati di D ed Eccellenza: “Per motivi logistici soprattutto gare nel pesarese ma è chiaro che questi campionati li seguo da vicinissimo”.
Mister in Eccellenza si è riaperta la lotta al vertice: oltre al Montegiorgio ecco anche Gallo e Porto D’Ascoli. Ti aspettavi una situazione simile?
“Diciamo che innanzitutto non mi aspettavo prima, parlo dell’andata, un cammino simile del Montegiorgio che ha fatto qualcosa di straordinario, una marcia incredibile che, andando a memoria, non ricordo da altre squadre negli anni passati. Poi però non mi aspettavo che dopo si rimettesse tutto in gioco nelle ultime gare. D’altra parte grandi meriti vanno a Porto D’Ascoli che ha continuato a macinare punti e ora sta diventando molto avvincente. Non mi limito solo al successo finale ma anche ai playoff, ai playout e all’ultimo posto: tutto è ancora in bilico”.
Tornando alla lotta al vertice, domanda “semplice”: alla fine chi la spunterà?
“Eh, (sorride, ndr). Molto difficile pensare chi lo può vincere perché sono tanti i fattori che andranno ad incidere: qualche infortunio ma anche qualche errore arbitrale potranno spostare gli equilibri. A livello psicologico però stanno senza dubbio meglio Porto D’Ascoli e Atletico Gallo rispetto ad un Montegiorgio chiamato a compattarsi per giocarsi un campionato che pensavano di aver vinto. Sono tre squadre tutte importanti. Ad esempio l’Atletico Gallo sta confermando i playoff dello scorso anno grazie ad un’ossatura di primo livello formata da Bacciaglia, Andrea Nobili, Thomas Paoli ma anche Battisti e Bartolini, elementi che in pochi hanno in Eccellenza. Il Porto D’Ascoli ha trovato compattezza in generale ma quei tre davanti sono un lusso assoluto per la categoria. Tutte e tre possono vincere, saranno i dettagli nella singola gara a fare la differenza”.
Il calendario ristretto (6 gare in 24 giorni) potrà incidere?
“Senza dubbio inciderà ma questa anomalia è dovuta soprattutto alla neve perché da calendario non sarebbe stato così. Nei dilettanti non è mai stato facile disputarne cosi tanti. Ricordo gli anni dell’Eccellenza a 20 squadre c’erano 6 turni infrasettimanali ma quella erano anni diversi, con livelli quasi semiprofessionistici. Fortunatamente gare ravvicinate saranno per tutte o quasi, con qualche squadra che ha anticipato i propri impegni. Di sicuro la panchina un po’ più lunga, con tre gare in una settimana, può avere un peso molto importante”.
Uno sguardo anche sotto: chi la sta sorprendendo in fondo?
“Anche il Loreto è rientrato in corsa ma, al di là dei problemi avuti, mi aspettavo un campionato diverso dopo la finale playoff disputata contro di noi (Fabriano Cerreto, ndr): non pensavo potesse essere li in ultima posizione. Delle squadre che erano ai playoff ad esempio l’Atletico Gallo si è confermato a quei livelli e la Biagio Nazzaro tutto sommato anche, seppur leggermente sotto la linea playoff. Per playout e ultimo posto sarà battaglia fino all’ultimo".
Lei è un esperto, avendo raggiunto due volte la D attraverso gli Spareggi Nazionali con Fabriano Cerreto e Vis Pesaro. Che consiglio si sentirebbe di dare alle squadre che affronteranno i playoff?
“Senza dubbio quello di crederci sempre fino alla fine. Gli spareggi sono un po’ come la Champions per le squadre di A: affronti squadre che non fanno parte del tuo girone, che normalmente non affronti e quindi ti confronti con realtà diverse. Si gioca nell’ottica dei 180 minuti ed ogni singolo episodio può essere decisivo ma ancora di più conta la condizione fisica e quella mentale. Poi, sottolineo, non sempre è determinante passare entrambi i turni per salire in D, molto spesso un solo turno fuori regione vale ampiamente il ripescaggio. E avere due squadre marchigiane promosse in D fa bene a tutto il movimento, crea interesse anche da sotto, con altre squadre interessate al ripescaggio. Il mio augurio e il mio auspicio è che salgano in due verso la D e credo che nel terzetto di testa, ad esempio, ci siano potenzialità e organici adatti per questo obiettivo”.