FERMANO: ben 10 squadre promosse nelle varie categorie. E' record!
Una stagione straordinaria con successi che hanno interessato tutto il territorio
FERMO. Parlammo alcuni giorni fa dell'annus horribilis delle compagini ascolane (vedi articolo sotto), che avevano conosciuto una stagione nefasta, culminata con diverse retrocessioni nelle categorie inferiori. Fortunatamente alla fine, sia pure attraverso il playout, la compagine di maggior blasone, ovvero l'Ascoli Picchio è riuscita ad evitare l'onta della Serie C, salvando almeno in parte una stagione disgraziata. Allo stesso tempo dobbiamo oggi evidenziare le straordinarie performances delle società fermane, che al contrario, hanno vissuto una stagione esaltante.
Con gli spareggi di sabato scorso si è conclusa in pratica la stagione agonistica 2017/18, mancano ancora alcuni incontri di Terza categoria per stabilire le ultime promozioni in Seconda e poi potremo finalmente considerare in archivio questa annata. Come dicevamo, nel fermano non sarà dimenticata tanto facilmente una stagione come quella trascorsa, una serie incredibile di risultati positivi che hanno visto il salto nelle categorie superiori di tantissime squadre del territorio. Partiamo dal Montegiorgio che dopo una stagione condotta tutta in testa è approdato per la prima volta nella sua lunga storia nel campionato di Serie D. Novità assoluta anche per la San Marco Lorese, società nata dall'unione delle squadre di Servigliano e Loro Piceno, che è stata promossa nel campionato di Eccellenza. In Promozione, anch'essa come matricola, troveremo la Palmense che ha dominato il girone meridionale della Prima categoria. Dalla Seconda salgono addirittura 4 squadre fermane, Monte e Torre e AFC Fermo che hanno vinto i rispettivi gironi, Rapagnano e Monterubbianese (nella foto) che sono arrivate in Prima categoria attraverso la vittoria nei playoff. Di rilievo anche la stagione delle compagini di Terza categoria, sono state infatti ben 3 le squadre che hanno guadagnato la tanto agognata promozione, parliamo di: Magliano Calcio, USG Grottazzolina e Polisportiva Mandolesi. In totale sono ben 10 le società del territorio fermano che possono a giusta ragione festeggiare un risultato straordinario. Un successo epocale per tanti dirigenti che giorno per giorno si dedicano con grande umiltà allo sviluppo di uno sport che può vantare in zona un numero sempre elevato di appassionati.
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ASCOLI PICENO – Per le squadre ascolane è stato calcisticamente un annus horribilis che si è confermato essere tale nella giornata di domenica. Sono infatti quattro, in altrettante categorie diverse, le squadre del capoluogo piceno retrocesse nella categoria inferiore dei campionati dilettantistici. In alcuni casi verdetti prevedibili alla luce di stagioni complicate e nate non sotto i migliori auspici, in altri casi invece situazioni ben più complesse e difficilmente spiegabili.
Si parte ovviamente dalla Serie D dove la sconfitta di Francavilla ha sancito il ritorno in Eccellenza dopo due stagioni del Monticelli di Nico Stallone: il miracolo calcistico dello scorso anno, con salvezza raggiunta ai playout, non ha trovato seguito e la giovanissima squadra ascolana, pur lottando fino alla fine (giocando in pratica sempre in trasferta, visto il peregrinare nei match casalinghi in vari campi della provincia), non è riuscita a mantenere la categoria. Ha sorpreso moltissimo invece l’annata negativa del Ciabbino (squadra di Case di Coccia ma ascolana d'adozione visto che gioca le gare interene al Picchio Village) che affrontava, per la prima volta nella storia, il campionato di Eccellenza. Squadra tosta quella affidata a Stefano Filippini che in molti davano tra le candidate principale per un posto nei playoff ad inizio stagione. E invece lo scotto del noviziato è stato altissimo con tanto di cambio in panchina con Cappellacci a posto di Filippini che poi nel finale ha ripreso il suo posto. Ultime gare in salita e l’approdo ai playout dalla migliore posizione possibile ma l’harakiri di domenica con la Pergolese pesa come un macigno con il brasiliano Bondi nelle vesti di giustiziere degli ascolani. Una retrocessione che in pochissimi pronosticavano e senza neanche il paracadute dei ripescaggi di cui il Ciabbino ha già usufruito lo scorso anno. Da ormai qualche tempo invece hanno abbandonato le rispettive categorie sia la Jrvs Ascoli che il Borgo Solestà. Per i ragazzi di Pietro Zaini salvarsi è sembrato fin da subito un miraggio assai lontano, sempre molto staccati in coda alla classifica. Molto meglio nel girone di ritorno ma il ritardo accumulato era francamente impossibile da colmare per una squadra giovanissima. Tornato in Terza categoria invece il Borgo Solestà che proprio nella giornata di sabato ha subito un pesante 9-0 esterno in casa del Castel Trosino: a due giornate dalla fine appena 4 punti conquistati, 96 gol subiti in 28 giornate.
Annata calcistica incredibilmente negativa dunque per la città delle Cento Torri che ora si aggrappa alle speranze di salvezza dell’Ascoli Picchio, al momento in piena zona playout e alla vigilia della sfida dell’anno in casa del Pescara dell’ex mister “Diabolico” Bepi Pillon. Una gara che vale l’intera stagione per spezzare la maledizione tutta ascolana della stagione 2017-2018.