Alex Pellegrini ha detto stop: "Appendo gli scarpini al chiodo"
"Ringrazio tutti: società, compagni e famiglia: i miei genitori dal 1988 non si sono mai persi una partita"
ACQUALAGNA. Ci ha pensato qualche giorno prima di scrivere il post, poi si è sciolto: ha ringraziato tutti, società, compagni e famiglia, e ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. Alex Pellegrini (foto), centrocampista offensivo classe 1982, residente a Pole, frazione di Acqualagna, ha detto stop. Pellegrini ha esordito a 17 anni in Promozione con la Falco Acqualagna, nel 2004, a dicembre, dopo una decina di presenze ed un gol in Eccellenza, si trasferì alla Vadese, in Promozione, poi il ritorno per un anno alla Falco, l’anno successivo al Piobbico per poi tornare due anni alla Vadese, dal 2011 è passato alla Cantianese fino il 2014, anno in cui si è rotto il legamento crociato del ginocchio destro. Da dicembre 2015 ad oggi ha giocato con il Pole in Seconda categoria.
Questo il suo post di commiato: "Ho fatto passare qualche giorno per ragionare su questa decisione. Volevo ringraziare la US Falco Acqualagna per avermi fatto avvicinare al mondo del calcio e dopo tutta la trafila del settore giovanile, esordire in prima squadra. Li ringrazio anche per non aver creduto a pieno nelle mie qualità e mi han permesso di andare alla Vadese Calcio. Su Sant'Angelo in Vado e la Vadese potrei scriverci un libro. Mi limito a dire che quella casacca giallorossa sarà sempre una seconda pelle, che mi mozza ancora il fiato pensare alle battaglie fatte al "canile" gremito di ultras che cantano il tuo nome. Siete sempre stati di un altro pianeta! Ringrazio la ASD Cagliese Calcio1922 l'Audax calcio piobbico e soprattutto il USD Cantiano Calcio che dal primo giorno che sono arrivato mi ha trattato con i guanti... Società e persone di grandi valori che mi hanno appoggiato fino all'ultimo giorno non lasciandomi mai solo nemmeno durante quel maledetto infortunio. Ho avuto la fortuna di allenarmi con grandi giocatori e di essere allenato da ottimi mister. Tutti a loro modo mi hanno insegnato qualcosa di questo pianeta meraviglioso chiamato calcio. Una menzione particolare la "devo" a Marco Scarselli, amico vero, oltre ad essere un dirigente che ci mette la faccia e si schiera sempre in prima linea per i suoi giocatori e Lorenzo Urso, l'allenatore che prima di tante tattiche mi ha insegnato ad essere uomo prima di giocatore. Grazie. Ringrazio tutta la mia famiglia, in particolare i miei genitori che non si sono persi una partita dal 1988 e mia moglie e i miei figli per aver accettato i miei sbalzi d'umore e soprattutto le mie assenze. La chiusura è doverosa per voi... ASD Pole Calcio.. Chi non ha la fortuna di esserci dentro non può capire...quando diciamo che nessuno è come noi, non è una frase fatta... è la semplice verità. Siamo un gruppo di ragazzi uniti da qualcosa di magico... sempre...perché quando le cose vanno bene è facile fare gruppo.. .nessuno ci dava considerazione, ora siamo pure diventati antipatici. Siamo passati da dei ragazzi da "bancone" di Terza categoria a giocatori di una semifinale playoff. Siamo una favola... vera però... Sudare, correre, soffrire e gioire insieme agli amici di una vita e ai nuovi è stata la più bella emozione calcistica che ho vissuto. Mirco Rossi, Filippo Pulci, Francesco Barbieri, Alessio Iodio, Biru Luca Dormi, Roberto Falasconi e tutti gli altri dirigenti che fanno parte di questa famiglia vanno i miei complimenti... Avete una creatura capace di portare più di mille persone allo stadio, avete un gruppo di tifosi meravigliosi che hanno fatto coreografie che nemmeno in serie A, una squadra che nn prende rimborsi e che a volte non ha nemmeno un campo dove allenarsi...ma che gioca a calcio solo x il piacere e la passione di farlo. Questo anno è stato bellissimo per noi, il giusto premio a tutto quello che abbiamo fatto... e la giusta conclusione del mio percorso. Vi ringrazio tutti ad uno ad uno, sarò sempre uno di voi ma da adesso, senza gli scarpini".