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Edizione provinciale di Macerata


Primo derby da presidente-giocatore. "E' la notte de La Boca"

Nella Futsal TEC Marche serata dell'orgoglio Xeneize

E’ il derby, la gara della vita, semplicemente la partita. Vibrano i cuori, saltano gli schemi; scende in campo la storia, chi vince avrà onori e gloria. Chi perde, invece, solo sfottò.

Dal centro Anthropos di Villa Conti, stasera, sessanta minuti di gioco sporcheranno la pagina di un libro, quello de La Boca Sette Colli, tutto da leggere. Due squadre amiche, costole della stessa società, per una volta in campo l’un contro l’altra armate per dipingere di gialloblu il cielo stellato di una fredda serata di aprile. E se la classifica recita, oggi, quattro punti a zero, chissà che in un sol colpo tutto torni dannatamente in bilico.

E’ quello che sperano i ragazzi de I Sette Re di Roma c5 che, alle 21.30, affronteranno La Boca C5 nel sentito derby Xeneize della FUTSAL TEC MARCHE. I gialloblu, a pieno regime di organico e con in campo i nuovi acquisti Pierangeli e Catarinelli, pronti a mettere i bastoni tra le ruote a mister Roberto Navarra che, sabato scorso, contro l’Atletico San Marone ha ottenuto la sua prima storica vittoria da allenatore.

Ma non c’è tempo e spazio per i sentimenti, stasera il derby non si gioca: si vince. E come in un sogno, tanto bello quanto surreale, si materializza la storia incredibile del presidente Emanuele Trementozzi che, da portiere, scenderà in campo contro la sua stessa squadra, vestendo i panni de I Sette Re.

“Tre squadre iscritte nel campionato, considerando anche la Partenopea Team di mister Esposito – dice il numero uno gialloblu – e scendere in campo contro La Boca è davvero emozionante. Si susseguono frecciatine scherzose e prese in giro da giorni, attendiamo con ansia questo momento. Giocherò contro i miei stessi ragazzi, contro un mister che ho voluto fortemente e al quale mi lega un’amicizia ventennale. Il bello del nostro club è questo: squadre ramificate, una grande famiglia, ma anche derby da vivere tutti di un fiato. Ci divertiremo, poi tutti a cena insieme. Ma una cosa sia chiara: quando gioco voglio vincere e stasera vogliamo cucirci addosso il vestito della gloria. Perchè, per sessanta minuti, non c’è Boca che tenga. E, da sempre, caput mundi è stata Roma, proprio come I Sette Re...”

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  Scritto da Emanuele Trementozzi il 05/04/2018
 

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