Bernabei: "Ho trovato in Amandola il mio habitat naturale"
L'attaccante mancino, uno dei protagonisti della grande stagione amaranto, collabora anche alla crescita dei ragazzi del vivaio
AMANDOLA. Fermata sul pari in casa dello Sporting Folignano, l'Amandola scivola al terzo posto della classifica con 30 punti, un bottino importante che testimonia la bontà del percorso compiuto dalla neo promossa compagine amaranto. Un campionato di alto livello del quale parliamo con Euro Bernabei (foto), uno degli elementi di maggior classe della pattuglia allenata da Lucio Pupi.
Intanto partiamo dall'ambiente, come ti stai trovando ad Amandola?
“Benissimo, un ambiente che non pensavo fosse così speciale. Sia dentro che fuori alla squadra si respira un clima positivo, inoltre si è creato un gruppo solido e motivato, un giusto mix tra i giocatori esperti e quelli più giovani. Conoscevo già qualcuno ed ora ho legato molto anche con altre persone, stiamo spesso insieme anche oltre le partite e gli allenamenti. Mi sento a mio agio”.
In estate pensavi che la squadra potesse ottenere tanti buoni risultati?
“Nel corso della preparazione mi ero reso conto che la qualità del gruppo era notevole e che c'erano i presupposti per ambire a qualcosa d'importante. Sinceramente però non credevo che avremmo occupato per tanto tempo una posizione in zona play off, questa è stata una piacevole sorpresa. Ora che ci siamo lotteremo per restarci”.
Hai frequentato anche campionati più importanti, come giudichi il girone D della Prima categoria?
“Un campionato tosto, molto fisico, dove si corre molto e se non sei al passo rischi moltissimo, inoltre tutte le squadre hanno in rosa alcuni giocatori di categorie superiori che al momento giusto possono tirar fuori la giocata vincente. Un torneo che non concede distrazioni e dove tutte le partite sono tirate, in fondo le differenze tra le squadre mi sembrano minime”.
Ora che le hai viste tutte all'opera, quali giudichi tra le migliori?
“Come dicevo non vedo differenze abissali, ma grande equilibrio. Una bella squadra è senz'altro la Palmense, anche se quella che mi ha impressionato di più è stata Castignano. Anche se li abbiamo battuti nel confronto diretto, mi è parsa una squadra pronta per la Promozione”.
A proposito di avversarie, ora il calendario vi propone due gare non proprio semplici.
“Incontreremo prima il Real Virtus Pagliare e quindi andremo a Castignano, la sorte ci ha messo in fila le due squadre che probabilmente in questo momento sono le più in forma del campionato. Ovviamente sarà dura anche per loro, noi non siamo una squadra semplice da affrontare e anche a livello fisico stiamo abbastanza bene. Massimo rispetto, ma nessun timore”.
Con l'Amandola collabori anche nel settore giovanile. Un lavoro che ti piace?
“Era un mio sogno da tanto tempo, quando me lo hanno proposto ho accettato con grande entusiasmo, è una di quelle cose che mi piacerebbe fare anche in futuro. Per ora penso a giocare e a dare una mano, mi fa tanto piacere vedere la crescita dei più giovani. Seguo una delle squadre della categoria Esordienti e posso garantire che le soddisfazioni che mi danno questi ragazzi, compensano ampiamente tutto il lavoro che bisogna fare per seguirli. Un'esperienza interessante che mi piacerebbe sviluppare".