Crisi Vis Pesaro, la voce degli Ultras: "Squadra e mister abbandonati"
PESARO. Un punto in tre partite. Se non volete chiamarla crisi, chiamatela brusca frenata. Le gare contro L’Aquila, San Marino e Avezzano hanno messo fra la vetta e la Vis Pesaro un distacco forse irrecuperabile,
con 9 punti di distanza dal Matelica. E dire che tre domeniche fa i Riolfo boys erano a-1 dai matelicesi.
A descrivere una situazione difficile e a rincarare la dose arriva il comunicato degli Ultras 1989:
"Scriviamo queste righe perchè, come sempre, non accettiamo di restare con le mani in mano davanti l'ennesimo tracollo di un progetto riguardante la nostra amata Vis Pesaro 1898. C'è solo una parola per definire il livello raggiunto ad Avezzano: Vergognoso. Società non presente fisicamente alla partita, che ha palesamente abbandonato al proprio destino squadra e specialmente allenatore, criticato praticamente ancor prima di cominciare. Per far comprendere a tutti la situazione, è necessario una puntualizzazione: la nostra dirigenza, in estate, si è affidata ad un consulente esterno (Stefanelli), per formare la squadra e scegliere l'allenatore. Le sue scelte sono state avallate dalla presidenza ma mai pienamente condivise. Adesso possono prendersi il lusso di stare a casa perchè hanno la coscienza pulita, loro non erano d'accordo. Allora, visto che siete imprenditori, affidate anche le vostre aziende ad un consulente esterno, poi quando le cose vanno a ramengo, state a casa o al massimo dite ai dipendenti che lo sapevate che sarebbe finita così.
Capitolo squadra: non entriamo nel merito tecnico perchè non ci interessa. Quello che ci importa, e che ci fa veramente arrabbiare, è vedere giocatori e allenatore, dopo 90 minuti senza un briciolo di grinta e di voglia di lottare, venire sotto la curva a testa bassa a prendersi tutti gli insulti e, come se nulla fosse, girarsi e tornare negli spogliatoi. Atteggiamento da completa rassegnazione.
La situazione societaria non è idilliaca? Ci dispiace, ma non provate ad usarla come giustificazione. In campo ci andate voi, e se ci sono squadre che tirano la partita fino al novantesimo senza prendere stipendi da mesi, lo fate anche voi. Perchè siete a Pesaro e avete l'onore, e l'onere, di indossare una maglia che ha 120 anni, portata con fierezza da persone che hanno dedicato la vita a questi colori. O la prendete con questo spirito o fate borsa e valigie e via da Pesaro.
Per concludere: chi non è disposto a lottare ogni giorno per questo progetto si svincoli, si dimetta, venda le quote. Vogliamo gente seria e presente, non che va a raccontare storie in televisione poi sta a casa. Vogliamo giocatori che ci rendano orgogliosi di essere pesaresi".