Fioravanti: "Piazza Immacolata a grandi passi verso la salvezza"
Il Responsabile del settore giovanile della società ascolana ci descrive anche la grande organizzazione alle spalle della prima squadra
ASCOLI PICENO. Si avvicina sempre di più alla quota salvezza il Piazza Immacolata che, reduce dall'importante successo contro il Castel Trosino, tocca quota 20 punti, un rassicurante +8 dalla zona play out. Sul campionato e sui progetti della compagine ascolana abbiamo voluto sentire il parere di Ettore Fioravanti (foto), per tanti anni alla guida della prima squadra ed oggi Responsabile del settore giovanile della società ascolana: “Abbiamo attraversato un momento difficile, ora finalmente ci siamo lasciati alle spalle una piccola crisi che ci aveva messo un pochino in difficoltà, ne stiamo uscendo brillantemente e possiamo guardare al futuro con rinnovata fiducia. Abbiamo un organico che dovrebbe permetterci una tranquilla salvezza, diciamo – continua il dirigente – che una posizione di metà classifica potrebbe descrivere bene il nostro potenziale. La prima squadra è composta quasi esclusivamente da ragazzi che provengono dalle nostre giovanili, nelle quali abbiamo due squadre per ogni categoria fino agli Esordienti, una ventina di tecnici molto preparati, delle strutture adeguate per lavorare con profitto e soprattutto 250 ragazzi ai quali cerchiamo di trasmettere tutta la nostra passione per il calcio.
La prima squadra è l'anello finale di questa catena, senza dimenticare che un accordo con l'Ascoli Picchio, ha permesso negli ultimi anni a circa 30 ragazzi di vestire la gloriosa maglia bianconera. La strategia del Piazza Immacolata privilegia da sempre lo sviluppo del settore giovanile, al quale destiniamo gran parte delle nostre risorse. Siamo e vorremmo continuare ad essere un punto di riferimento nel panorama calcistico ascolano, ed anche le buone prestazioni dei ragazzi della prima squadra sono motivo di soddisfazione per tutto il nostro movimento. Per quanto mi riguarda – chiude Fioravanti – lavorare con i più piccoli è un'esperienza gratificante, anche se non nego che dopo alcuni anni di lontananza, il fascino del calcio agonistico, talvolta si fa sentire. Ora puntiamo a chiudere la stagione nel migliore dei modi, poi con calma valuterò la possibilità di tornare a misurarmi con il calcio dei ragazzi più grandi ”.
(Fonte: Il Resto del Carlino)