Dal vivaio alla prima squadra, se n'è parlato a Potenza Picena
Una serata speciale quella organizzata dalla Scuola Calcio Elitè di Potenza Picena nell’ambito dei corsi di formazione previsti dal Comitato Regionale Marche FIGC per la stagione in corso. Al Teatro Bruno Mugellini relatore la Dott.ssa Sabrina Monachesi (Centro Regionale di Psicologia dello Sport) ha illustrato le diverse tematiche riguardo al delicato tema del passaggio di un giovane calciatore dal settore giovanile alla prima squadra.
La società giallorossa del Presidente Andrea Savoretti punta fortemente sul proprio settore giovanile, la prima squadra di Mister Emanuele Liberti partecipa al Campionato Regionale di Promozione girone B (attualmente in testa alla classifica) e nella rosa dei calciatori messa a disposizione al Mister ci sono Under esclusivamente provenienti dal proprio settore giovanile. In quest’ottica durante il Convegno la dottoressa Monachesi ha approfondito il tema della resilienza nel mondo del calcio, cioè la capacità di un giovane calciatore in questo caso di resistere a cambiamenti stressanti senza “spezzarsi” o “incrinarsi”, mantenendo e potenziando le proprie risorse individuali e sociali.
L’atleta con qualità resilienti ha la capacità di affrontare le avversità, di superarle e di uscirne rafforzati. Occorre tenere presente che l’atleta resiliente può andare incontro a depressioni o rotture di resilienza in momenti o situazioni troppo difficili da supportate. Autonomia, capacità di problem solving, abilità sociali, indipendenza, motivazioni, positività per il futuro sono forse gli aspetti più importanti per un giovane calciatore che si affaccia alla prima squadra. Tutte queste qualità resilienti individuali interagiscono con i fattori di protezione derivanti dalla famiglia (coesione, sostegno affettivo, coinvolgimento nelle attività sociali ecc.) e dalla comunità (coinvolgimento del gruppo dei pari, partecipazione ecc.). Tutti i fattori di protezione giocano un ruolo fondamentale al fine di contrastare gli effetti negativi delle circostanze di vita avverse.
Un calciatore resiliente, quindi, possiede un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda, è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi, tende a vedere i cambiamenti come opportunità, cerca ti trovare continuamente soluzioni mantenendo un atteggiamento positivo e speranzoso di fonte alle difficoltà della partita, della carriera sportiva.
Dopo l’esaustiva esposizione della Dott.ssa Monachesi a salire sul palco del Mugellini sono stati Mister Emanuele Liberti, il capitano Matteo Monteneri, il portiere Rudy Natali e l’attaccante Daniele Degano ex calciatore professionista che da quest’anno è in forza ai colori giallorossi. Lo zoccolo duro della squadra, oppure usando un termine prettamente calcistico possiamo dire i “senatori” del gruppo dentro e fuori lo spogliatoio ed in campo. Ognuno di loro ha condiviso con tutti i presenti (calciatori dell’intera rosa della prima squadra, giovani calciatori appartenenti alle varie squadre fascia agonistica, istruttori, dirigenti e famigliari) le loro esperienze del presente e del passato. Anche loro prima sono stati giovani calciatori e solo dopo con tanti anni di esperienza sono diventati una guida importante dentro e fuori dal campo per le nuove generazioni che si stanno affacciando da poco in prima squadra. Hanno tutti condiviso alcuni aspetti molto importanti che devono far parte di un giovane calciatore anche a livello dilettantistico; la serietà, la voglia di fare e sacrificarsi per raggiungere gli obiettivi, il senso di appartenenza verso la società a prescindere dalla categoria, la disciplina, la correttezza verso compagni ed avversari, il rispetto che i giovani calciatori devono avere nei confronti degli “anziani” del gruppo e di tutte le figure che ogni giorno trovano al campo, ed infine ma non per ordine di importanza il sorriso e la felicità di avere la fortuna di praticare forse lo sport più bello al mondo. Daniele Degano ex calciatore Prof. (settore giovanile nel Milan, Parma, Piacenza, Ancona ecc..ecc...) ha sottolineato e ringraziato la società di Potenza Picena per l’organizzazione di questi incontri di condivisione tra le tante ed importanti figure che compongono una società sportiva di calcio. Degano ha sottolineato che nella sua esperienza tra i professionisti nel passaggio dal settore giovanile ad una prima squadra non ha avuto spesso la fortuna di partecipare a questi tipi di incontri, si veniva “buttati” nella mischia e si doveva subito dimostrare di essere bravi e pronti sotto ogni punto di vista nonostante le fragilità dovute alla giovanissima età e questo naturalmente è molto complicato per tanti motivi.