AMAOLO: "Io per sempre grato al Montegiorgio. Così le ultime 3 di D"
Il tecnico del Pineto, sangiorgese doc, analizza l'ultimo scorcio di campionato e guardando all'Eccellenza fa il tifo per la società rossoblu dove lui ha smesso da giocatore iniziando la carriera di allenatore
PINETO. Un filotto di quattro successi consecutivi ha rilanciato il cammino verso i playoff del Pineto di Daniele Amaolo (foto), tecnico sangiorgese che in Serie D è ormai una autentica istituzione avendo guidato in tantissime piazze della nostra regione. Chi meglio di lui può andare ad analizzare l’attuale momento del Girone F di Serie D dove, a 180 minuti dal termine, sono tantissimi i verdetti da emettere.
Mister, gran momento per il suo Pineto: ben 13 punti nelle ultime 5 giornate. I playoff sono il vostro obiettivo?
“Stiamo attraversando un buon momento di forma effettivamente, siamo nei playoff anche se abbiamo lo scontro diretto a sfavore con la Vastese. La società aveva chiesto di fare bene e di occupare la zona medio-alta della classifica: direi che siamo in linea con quanto ci hanno chiesto. Ci restano queste tre gare, a partire dalla scontro diretto in programma domenica a L’Aquila. Daremo il massimo e poi tireremo le somme alla fine”.
Passiamo alla lotta al vertice: un punto divide il Matelica dalla “sua” Vis Pesaro. Come finirà questo duello?
“Facile dire che tutto è possibile, banale ma è realmente così. A dire il vero, il fatto che il sorpasso è stato li ad un passo in diverse occasioni ma non è arrivato, è un segnale non certo positivo per la Vis Pesaro: penso al pareggio subito su autorete allo scadere ad Agnone o alla rimonta in pieno recupero del Matelica. Chi rincorre fa sempre fatica e deve sperare in qualcosa da sopra. Merito al Matelica che sta tenendo botta, sarà determinante domenica prossima secondo me. La Vis Pesaro a Francavilla contro una grandissima squadra e il Matelica affronta in trasferta una Recanatese che deve vincere dopo due sconfitte per non complicarsi la vita”.
In coda sono diverse le marchigiane coinvolte. Ormai spacciato il Fabriano Cerreto, per il Monticelli ora si fa molto dura. Che ne pensa?
“Per gli ascolani la matematica dice ancora che si può sperare, domenica sono stati veramente molto sfortunati in tanti episodi: la vittoria avrebbe permesso di accorciare le distanze. Si giocheranno tutto ad Agnone in un autentico spareggio ma farlo senza Margarita non è cosa semplicissima. Quella di Stallone è una squadra in forma, con tanti giovani interessanti, abituata a lottare e a dare il massimo. Lo faranno anche in Molise dove, se non si riuscisse a vincere, sarà determinante non perdere”.
In zona playout anche un’altra sua ex squadra come la Jesina. Il duello sembra essere quello con il San Nicolò. E’ d’accordo?
“La classifica dice questo ma la vedo dura perché il San Nicolò ha un calendario ampiamente alla portata. L’Agnonese può tirarsi fuori. Penso che la corsa possa essere fatta sul Campobasso, reduce da sei sconfitte consecutive e non certo in un momento positivo in ogni senso”.
Detto dalla D mister, un’altra sua ex squadra, sta disputando una grande stagione in Eccellenza: il Montegiorgio. Può portare in porto questa cavalcata così importante?
“La seguo sempre e mi fa enormemente piacere vedere che sta viaggiando a grande ritmo. Al Montegiorgio devo molto perché lì ho smesso di giocatore e mi hanno permesso di iniziare come allenatore, di questo sarò sempre grato. Ho grandissimi ricordi e molti amici da quelle parti. Non me ne vogliano le rivali ma incrocio le dita anche io, da tifoso rossoblù, perché possa arrivare un traguardo che Montegiorgio merita dopo venti anni di Eccellenza e tante annate importanti. Lo meritano tutti e tornando indietro con la memoria sarei enormemente felice per un personaggio straordinario come Giacomo Belleggia che da lassù sicuramente sta seguendo la sua creatura e sarebbe il primo ad esultare oggi. In bocca al lupo al Montegiorgio!”.