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Mosca: "GIOVANE OFFAGNA SAN BIAGIO in crescita e con valori veri"

Facciamo il punto societario e sulla stagione in corso con l'istruttore dei Piccoli Amici ed Esordienti

OFFAGNA. E’ uno degli istruttori della Giovane Offagna San Biagio, responsabile di più gruppi e con lui, Luca Mosca (foto), giovane preparatore atletico e istruttore di calcio giovanile osimano doc, facciamo il punto in casa biancorossoblù.

Come è nata la tua collaborazione con la Giovane Offagna San Biagio?
“E’ nata agli albori della stagionale sportiva 2016/2017. Nello specifico, ho avuto il piacere di conoscere di persona il vicepresidente della Giovane, Alessandro Andreoli, e già dal primo incontro c è stata affinità di pensiero su diverse questioni calcistiche ed extracalcistiche. La società, fondata solo due anni prima, regge su principi e persone molto vicine al mio modo di vedere le cose, anche per questo non ho tergiversato troppo prima di accettare le mansioni a me proposte”.

Free Image Hosting at FunkyIMG.comCome ti trovi e quali le principali novità di quest'anno?
“Indubbiamente ho trovato nella Giovane Offagna San Biagio una piccola isola felice. Società organizzata, in ascesa e con tanta voglia di fare il bene per i suoi tesserati, che a modo di vedere dev'essere la prerogativa di chi fa attività sportiva di settore giovanile. Ad avvalorare ciò infatti da quest'anno ogni gruppo è seguito da due tecnici e in questo senso la società ha voluto aggiungere ancora qualità alla sua proposta: ha contattato degli esperti educatori, psicologi e pedagoghi per formare il suo staff e in primavera far degli incontri informativi con i genitori dei gruppi, per discutere delle criticità legate al particolare stato evolutivo del bambino ragazzino in relazione al range di età. Inoltre tutti i gruppi hanno la possibilità di utilizzare a tempo pieno il nuovo campo sintetico di via San Biagio, oltre al Falaschi di Offagna alla palestra di San Biagio e Offagna e al campo in erba di San Biagio”.

Un punto sul lavoro dei gruppi Primi calci e Piccoli amici che segui in prima persona?
“Questi due gruppi sono numerosi, ad ora si contano 19 iscritti nei Primi calci e 20 nei Piccoli amici, sono abbastanza eterogenei per quel che riguarda la provenienza geografia, segno che la collaborazione con l’Asd San Biagio ha iniziato a dare da subito i suoi frutti. La categoria Piuccoli amici è affidata a Leonardo Ferri e coadiuvato da Alessandro Martini e Francesco Strologo. Loro hanno l’arduo compito di inserire bambini di diverse annate (2011-2012 e da gennaio 2013) e con un differente stato di scolarizzazione in un contesto sportivo calcistico ma senza perdere mai di vista la valenza formativa dell’attività ludica. Il gruppo dei Primi calci invece raggruppa bambini nati nel 2010 e nel 2009, oltre a una bambina nata nel 2008 che per indicazioni federali può far parte di questa categoria, ed è seguito da me e Nicola Cecati. Noi cerchiamo di consolidare quanto appreso e ampliare le esperienze fatte nella categoria precedente per chi ha già un background sportivo e allo stesso tempo inserire bambini che magari non hanno mai praticato sport. Per fare ciò ovviamente sfruttiamo la potente arma dell’attività ludica sempre ovviamente propedeutica al gioco del calcio”.

La società sta cercando di impostare un percorso coordinato, come sta andando?
“Sì, da quest'anno abbiamo deciso in comune accordo fra tecnici e dirigenti che l’attività proposta nella Gos dev’essere affine nella sostanza, come succedeva già, ma anche nella forma in tutte le categorie, tenendo sempre presente le peculiarità di ogni gruppo e ogni età. Per fare ciò ci riuniamo periodicamente per parlare singolarmente di ogni gruppo e decidere insieme gli obiettivi tecnici tattici motori ed educativi da perseguire negli allenamenti per un dato periodo di tempo. Questa pianificazione e poi programmazione trasversale per tutte le categorie della Gos credo che sia fondamentale per dare il vero senso di società e di appartenenza ad un progetto grande nel quale ognuno di noi mette un qualcosa sempre complementare a ciò che da l’altro. Ciò permette in primis al bambino che cresce della società di trovarsi sempre in sintonia con tecnici e compagni, indipendente dalla categoria e in secondo luogo di dare alla società stessa un volto, una filosofia da perseguire e raggiungere per crescere sempre più”.

Un commento sugli altri gruppi e in particolare su quello esordienti che segui insieme a Mister Pierpaoli.
“Categoria pulcini, seguita da Enrico Vignoni, Fabio Oleucci e Leonardo Ferri è composto da 2008-07 e qualche 2009. È un gruppo molto coeso ed affiatato con buon numero di tesserati e con ottime potenzialità. Categoria Esordienti formato da 2006-2005 seguito da Stefano Pierpaoli con il quale collaboro anche io è composto da 14 elementi tutti con una gran voglia di stare insieme e imparare, principi secondo me fondamentali specialmente in questa età. Da settembre hanno fatto degli ottimi miglioramenti sia individuali che collettivi. Infine i Giovanissimi, un gruppo che pian piano sta diventando anche esso numeroso composto da ragazzi che si applicano con costanza e dotati di buone potenzialità. Anche grazie al lavoro dei mister Sopranzi, Vignoni e Ramazzotti stanno crescendo sotto tutti gli aspetti”.

Aspettative per il futuro?
“Per il futuro mi aspetto di veder continuare questo percorso di crescita da parte di staff e società. I principi nei quali tutti crediamo credo siano quelli essenziali per promuovere un attività calcistica di livello giovanile formativa e con degli ottimi spunti di crescita sportivo/personale sia per gli atleti tesserati che per lo staff tecnico/dirigenziale”.

Segui anche l'Asd San Biagio consorella della Gos. Di che ti occupi e come sta andando lì?
“Si, collaboro anche con l’ASD San Biagio squadra impegnata nel campionato di Prima categoria girone B. Offro le mie prestazioni da preparatore atletico interagendo in stretto contatto con mister Cristiano Caccia. In relazione a vari fattori ed elementi emersi fino a questo punto della stagione credo che ad oggi stiamo facendo tutti un eccellente campionato, sia in termini di qualità e quantità di energie e talento che i ragazzi dispiegano ad ogni allenamento e gara, sia come coesione e sforzo umano che la società mette in tutti i sensi a disposizione. Detto ciò abbiamo nel mirino due obbiettivi da centrare da qui a dire stagione. Dobbiamo però, ora più che mai, affinare quel killer istinct che può permetterci di fare il salto di qualità definitivo”.

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  Scritto da La Redazione il 09/03/2018
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