Ironman Acciaccaferri: avvocato, campione Master e in porta a 50 anni
Due mesi fa - lui titolare di uno studio legale - è stato chiamato a "difendere" i pali della Jrvs Ascoli ma gareggia con l'ASA di Ascoli ed è un pluridecorato italiano ed europeo sui 200 e 400 piani. In prospettiva occhio a suo figlio Gregorio che gioca nell'Under 16 del Picchio
ASCOLI PICENO. Un ironman che si divide tra studio legale, campo di calcio e pista di atletica. Pierluigi Acciaccaferri (foto), 50 anni il prossimo 28 maggio, da due mesi è tornato in campo a difendere la porta della JRVS Ascoli, anche se nell'ultima partita a Capodarco contro la Futura ha rimediato un cartellino rosso per aver preso la palla con le mani fuori dalla sua area di competenza. Ma questo è un dettaglio rispetto alla grandezza del personaggio. Acciaccaferri cresce calcisticamente nelle giovanili dell'Ascoli, erano gli anni '85, '86 e '87, con lui, ruolo portiere, anche Antonio Aloisi. Poi va a Perugia per frequentare l'Università di Giurisprudenza e in Umbria gioca con il Gualdotadino dove vince il campionato di Promozione, campionati anche in Toscana e nelle Marche con la Fabrianese. A laurea in tasca torna ad Ascoli, e inizia una serie di esperienze a Colli del Tronto, Montalto, Maltignano, Castignano, Grottammare. "A 33 anni mi sono sposato e ho smesso - racconta al telefono dal suo studio legale di Ascoli Piceno - ho continuato a giocare a calcetto con la squadra del Tribunale, facevamo la Serie D".
Poi la scoperta del mondo Master: "Da ragazzo facevo atletica, avevo la passione per la corsa, all'età di 38 anni ho scoperto un mondo nuovo, che mi ha coinvolto con gare a livello agonistico e così mi sono specializzato sui 200 e 400 piani. Che dire, mi sono tolto belle soddisfazioni: tanti riconoscimenti, sono arrivato 3° ai Mondiali nel 2012 in Finlandia sui 400 e sui 200, sono stato campione Italiano nel 2013 sui 400 piani, più volte campione europeo in staffetta...". Acciaccaferri gareggia con l'ASA di Ascoli e si allena regolarmente quattro volte a settimana.
A (quasi) 50 anni eccolo rimettere i guanti e ridebuttare in Promozione: "Conosco Vincenzo Ventura da anni, un paio di mesi fa mi ha chiamato chiedendomi questa cortesia, loro avevano i due portieri infortunati, così hanno pensato a me. Ci ho riflettuto sopra, poi ho accettato anche questa sfida, non promettendo miracoli. Sensazioni? In campo sto bene, ho un po' di problemi sulle uscite e sulle distanze. Sa, sono passati anni... Finora ho giocato quattro partite. L'impegno è faticoso, ma ho dato la parola e terminerò la stagione. Il campionato? La squadra è giovane, i risultati non arrivano, ma lo spirito è buono malgrado siamo ultimi, ho trovato ragazzi in gamba che si impegnano con costanza".
Acciaccaferri, tra una partita e l'altra, si sta preparando per i campionati italiani di Arezzo in giugno e i mondiali di Malaga a settembre e intanto si gode suo figlio Gregorio, portiere dell'Under 16 dell'Ascoli di cui si parla un gran bene. Insomma, la tradizione di famiglia continua ma guardando indietro negli almanacchi di calcio c'è pure uno zio di Pierluigi, Franco, portiere della Pro Calcio e della Primavera dell'Ascoli e poi allenatore della squadra femminile dell'Autolelli.