Hurrà Cagliese! Dopo 17 anni rivince un campionato: è Prima categoria
La squadra, che negli anni Duemila ha conosciuto anche la Serie D, trionfa nel girone A di Seconda categoria. La soddisfazione di Andrea Casavecchia
CAGLI. Con due giornate di anticipo la Cagliese vince il campionato di Seconda categoria A (vedi classifica). La squadra di mister Emiliano Cappelli, una bandiera della Cagliese dei bei tempi, ha completato l’opera nella gara di sabato tra le mura amiche superando 1-0 il Real Altofoglia. Per la formazione giallorossa, che a metà anni Duemila ha conosciuto anche la Serie D, si tratta di una promozione diretta avvenuta a distanza di 17 anni dall'ultima volta (risale al 2000 l'ultimo campionato vinto). "E' stata una stagione difficile - sottolinea Andrea Casavecchia, responsabile della squadra e figlio del presidente Giampiero - ancora non ci rendiamo conto di quello che abbiamo fatto. E' stata una bella soddisfazione rivincere un campionato dopo 17 anni, anche se siamo solo in Seconda categoria vincere è sempre arduo e complicato".
La Cagliese, che dal 2013 al 2016 ha vissuto tre retrocessioni di fila dall'Eccellenza alla Seconda categoria, torna in una categoria (la Prima) che ha una certa risonanza anche mediatica. "Siamo riusciti ad arrestare questa discesa e ad invertire la rotta - continua Casavecchia - e lo abbiamo fatto con tutti ragazzi del posto, mister compreso. E questa componente ha riportato anche tanta gente allo stadio riaccendendo una passione che sembrava sopita".
La Cagliese del domani ripartirà da Cappelli e da questo gruppo vincente: "Noi vorremmo confermare il mister, che è uno dei migliori in circolazione - ammette Casavecchia - Cappelli in passato è stato un perno della Cagliese e vive proprio qui a Cagli. Ci confronteremo presto. Anche i ragazzi meritano la conferma, chiaro che ci vorrà qualche innesto per ben figurare nel prossimo campionato. Il segreto del successo? La compattezza del gruppo. In squadra non c'erano individualità che spiccavano eccessivamente, ma giorno dopo giorno si è cementato un gruppo con giocatori che remavano tutti dalla stessa parte".