"Nocera non è in discussione ma i giocatori cambino atteggiamento!"
Il vicepresidente dell'Anconitana Robert Egidi si fa sentire circa le voci di un malessere intorno alla figura del mister
ANCONA. "Francesco Nocera non è in discussione". Il vicepresidente dell'Anconitana Robert Egidi (foto) è categorico. La squadra vola ma il bel gioco latita, il carattere del mister non è il massimo e qualche malumore comincia a farsi sentire. Ma da qui a sollevare il tecnico dall'incarico ce ne passa. "Rispetto alla prima parte del torneo c'è stata un'involuzione a livello di gioco - ha detto Egidi al Corriere Adriatico - però il mister pubblicamente e in maniera diretta non è stato mai messo in discussione. Richiamato all'ordine, sì, infatti prima di Natale il presidente Stefano Marconi era dovuto intervenire all'interno dello spogliatoio per confrontarsi con l'area tecnica, ma niente di più".
Situazione sotto controllo. "Se uno guardasse solamente la classifica e il trend di risultati, potremmo ritenerci tutti soddisfatti. E in effetti lo siamo da questo punto di vista. Però la società deve monitorare tutti i settori, deve analizzare al dettaglio tutto quello che ruota attorno alla navicella biancorossa, e allo spogliatoio in questo caso. Mancano undici partite al termine della stagione e ovviamente da domenica alla fine delle attività presteremo un'attenzione maggiore di quanto fatto finora nei confronti dello staff tecnico e di alcuni calciatori. Questi ultimi sono stati bravissimi a mostrarci in campo le loro qualità tecniche, ora dovranno fare altrettanto sul piano comportamentale. Perché se Nocera in determinate occasione può aver commesso degli errori, e durante l'anno può sicuramente accadere, alcuni ragazzi non sono stati da meno. Quindi, facciamo un passo indietro tutti quanti e proviamo ad essere uniti per il rush finale».
I giocatori devono cambiare atteggiamento. "E' probabile che Nocera abbia commesso degli errori nella gestione, è difficile non farne mai. Specialmente quando all'interno ci sono delle personalità molto forti da tenere a bada. E' giusto, però, che alcuni giocatori mettano da una parte il proprio ego personale. Ho notato degli atteggiamenti che non mi sono piaciuti per niente, tipo che durante le sostituzioni nessuno saluta l'allenatore, lo ringrazia o lo abbraccia. Non va bene e non è giusto. E' una mancanza di fiducia e di riconoscenza nei confronti della persona, oltre che di un tecnico che si sta prodigando per la risalita".
Più gruppo. "Credo che i calciatori non abbiano legato tra loro. I risultati hanno mascherato una difficoltà che da qui in avanti non dovrà più esserci. Per questo dico: calma e gesso, ora proviamo a compattarci. Sono sicuro che le risposte concrete che cerchiamo arriveranno. Ci sono personalità forti, è vero, ma parliamo di persone intelligenti e mature".