"Amandola è una piazza storica. Vorrei scrivere anch'io una pagina"
Oliviero Di Lorenzo arrivato da due settimane al capezzale degli amaranto, spera di riuscire ad invertire definitivamente la rotta e riportare entusiasmo ai piedi dei Sibillini
AMANDOLA. Dopo una serie di risultati negativi torna alla vittoria l'Amandola, sabato scorso gli amaranto hanno superato in rimonta l'AFC Fermo, invertendo finalmente una situazione che cominciava a farsi preoccupante. Da due settimane al timone della squadra sibillina è arrivato Oliviero Di Lorenzo (foto), tecnico che non ha bisogno di presentazioni, molto conosciuto anche nell'ambiente del beach soccer dove, alla guida della compagine sambenedettese della Happy Car, ha mietuto allori sia a livello nazionale che internazionale.
Alla fine della stagione 2017/18 la deciso di prendersi un anno sabbatico, come mai?
“Dopo 8 stagioni molto intense al Castignano, sommate agli impegni estivi del beach soccer, nell'ultimo periodo mi ero reso conto di non aver quasi più tempo per me e per la mia famiglia, era diventato indispensabile staccare un attimo la spina. Durante questa sosta qualcuno mi ha cercato, ma sono rimasto fedele al mio proponimento”.
Da 15 giorni è tornato in panchina, come è stato questo nuovo inizio?
“L'approccio è stato buono, nonostante all'esordio sia arrivata l'immeritata sconfitta di Pagliare, sono stato ben accolto da tutto l'ambiente e tutti si sono adoperati per farmi sentire a mio agio. Ho trovato una società sana dalla conduzione quasi familiare, mi sono piaciuti i modi semplici ed appassionati dei dirigenti, disponibili a venirmi incontro anche per allargare la rosa, e nonostante le difficoltà di classifica e le condizioni logistiche, per me molto scomode, non ho saputo dire di no”.
Quali altri elementi ha valutato per la sua scelta?
“Indubbiamente Amandola è una piazza storica ed importante a questi livelli, avere questa possibilità diciamo che mi stuzzicava. Ogni volta che sono stato qui, sia da calciatore che da allenatore, in tribuna c'erano sempre tante persone, spero di riuscire anch'io a trascinare i nostri tifosi e poter regalare loro qualche soddisfazione. In fondo in questo ambiente si vive anche per queste piccole cose.”.
Come è stato accolto dai ragazzi al suo arrivo?
“Quando si cambia è chiaro che ci sono dei problemi, il gruppo credo fosse consapevole di tutto ciò e devo dire che da subito ho avuto la massima collaborazione da parte di tutti. I ragazzi si sono messi educatamente a disposizione, poi è anche una questione di carattere, con qualcuno leghi velocemente, mentre con altri ci vuole qualche giorno in più, ma in linea di massima sono soddisfatto della risposta del gruppo”.
La vittoria di sabato indubbiamente aiuta molto sotto questo punto di vista.
“E' vero, un successo prezioso per la classifica, ma dal valore incalcolabile dal punto di vista dell'entusiasmo, dell'autostima, della consapevolezza nei propri mezzi. Dopo 6 sconfitte consecutive dovevamo assolutamente invertire la rotta, i ragazzi sono stati bravissimi nella circostanza e sappiamo benissimo che non era una cosa semplice”.
Dopo il vantaggio dell'AFC Fermo poteva esserci il tracollo, invece è arrivata la riscossa.
“In quegli attimi siamo stati formidabili, una reazione di testa e di cuore che mi fa ben sperare per il futuro. Non ci siamo abbattuti, anzi siamo stati ancora più determinati ed in pochi minuti abbiamo ribaltato una situazione pesante come un macigno”.
Con il senno di poi, che valutazione può fare della gara di sabato scorso?
“Un buon primo tempo nel quale però ci è mancato un pochino il ritmo, molto bene la ripresa nella quale, a parte l'episodio del gol, siamo stati quasi perfetti per intensità e costruzione della manovra. Ora dovremo essere bravi a ripartire da quel secondo tempo”.
Nel prossimo turno trasferta Montalto, di certo un campo non semplice.
“In questo campionato non credo ci siano campi semplici, anzi tutte le squadre sono ben attrezzate. Il Montalto è una squadra tosta, ben messa in campo e con qualche individualità di rilievo, ma è chiaro che andremo per far bene, rispettiamo i nostri avversari ma il nostro intento sarà quello di vincere”.
Dopo una lunga serie negativa, a volte capita che si innesti la marcia contraria, dica la verità ci spera?
“Più che sperare diciamo che stiamo lavorando per far bene e risalire la classifica. I ragazzi ci mettono impegno, abbiamo delle buone qualità che speriamo di riuscire a far emergere, a mio avviso ci sono i presupposti per fare una buona stagione, ma è chiaro che non possiamo perdere altro tempo se vogliamo avere l'ambizione di rialzare la testa”.