Mette gli abiti dell'arbitro sotto la doccia e nel water: 9 mesi out!
Il fatto è accaduto lo scorso 17 febbraio in occasione di Montemilone Pollenza - Fiuminata
"Si introduce nello spogliatoio dell’arbitro dopo essere stato espulso, gli mette gli abiti sotto la doccia e alcuni li immerge nel water". Con questa motivazione il giudice sportivo squalifica fino al 31 dicembre 2019 Daniele Agrioli, dirigente del Fiuminata, per quanto accaduto nel match di Prima categoria giocato il 17 febbraio in casa del Montemilone Pollenza. "Tale sanzione viene irrogata alla luce delle risultanze dell’indagine effettuata dalla Procura Federale a cui erano stati trasmessi gli atti dal giudice sportivo territoriale del Comitato regionale". Così si spiegano i 200 euro di ammenda comminati al Montemilone Pollenza: "Non ha ottemperato alle disposizioni federali in ordine alla sicurezza dell’impianto in occasione delle gare organizzate nel proprio impianto sportivo. Nella fattispecie, per non aver impedito ad un dirigente della squadra avversaria di entrare nello spogliatoio arbitrale, dopo che lo stesso era stato allontanato dal terreno di gioco".
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POLLENZA. Se il calcio è lo specchio della nostra società, l'episodio capitato ieri nella gara tra il Montemilone Pollenza e Fiuminata, valida per la 21^ giornata del campionato di Prima categoria C, è la degna rappresentazione di una commedia all'italiana tanto in voga negli anni '80. Il direttore di gara rientrato nel suo spogliatoio alla fine della gara, vinta dai padroni di casa con due reti nel primo tempo, si è accorto che qualche "buontempone" aveva messo i suoi abiti sotto la doccia.
Vestiti completamente bagnati ed inutilizzabili, tanto che la società di casa ha dovuto fornire una tuta ed una maglietta per permettere all'arbitro di tornare a casa in condizioni dignitose. Ovviamente è partita la caccia al colpevole che per ora non trova riscontri; il direttore di gara ha confermato di non aver chiuso a chiave il suo stanzino, mentre l'addetto all'arbitro non ha notato nulla di strano, stava seguendo la gara e non si è accorto di niente.
La società locale ha presentato denuncia ai Carabinieri contro ignoti, e probabilmente anche lo stesso arbitro dovrebbe aver fatto la stessa cosa. Resta comunque il fatto spiacevole, un episodio tra comicità e follia, che la dice lunga sui comportamenti a volte sopra le righe di persone vicine al mondo del calcio. Ora indagheranno le forze dell'ordine e si farà certamente luce, partendo da una certezza: lo spogliatoio era chiuso dall'interno, pertanto “la bravata” non è stata compiuta da un estraneo, ma sicuramente da una persona iscritta sulle distinte presentate all'arbitro. Previsti sviluppi nei prossimi giorni che non mancheremo di riferire.