L'Urbania sbanca Fabriano. Gianluca Fenucci: "Nessuna rivincita"
Il tecnico tornava nella città cartaia dopo l'esonero dello scorso anno ("Mi ha fatto piacere vincere ma nessuna rivalsa: penso di saper ancora allenare"), sottolinea la gioventù della squadra e dedica il successo a Padre Luigi, sacerdote fabrianese con cui è rimasto in contatto
URBANIA. Non solo resta l’imbattibilità per l’Urbania ma i biancorossi si tolgono la soddisfazione di un colpo super in trasferta in casa del Fabriano Cerreto, tra le candidate al successo finale, ex squadra del tecnico Gianluca Fenucci. "E’ stata una vittoria meritata – ha confermato il tecnico - contro una squadra forte, ricca di giocatori di talento, tecnicamente bravi e dotati fisicamente. L'Urbania ha meritato ampiamente anche perchè il collaboratore dell'arbitro non dal lato delle panchine ne ha combinate di cotte e di crude, concedendo anche un gol che non era gol. Abbiamo giocato con coraggio e dedizione. I ragazzi sono stati perfetti: concentrati e molto applicati a sviluppare le cose preparate in settimana”.
Inevitabile chiedere se si sia trattata di una rivincita personale dopo l’esonero dello scorso anno: “Personalmente non è stata una rivincita: sono vecchio del mestiere e penso di saper allenare. Certo mi ha fatto molto piacere vincere a Fabriano e la vittoria la dedico a Padre Luigi, un sacerdote di Fabriano che mi segue con affetto e che mi ha sempre riservato parole e pensieri importanti. Comunque è acqua passata ed ora penso solo all'Urbania, la squadra più giovane del campionato con un Filippo Pagliardini che per noi è come CR7. Ho sposato le idee della società e del dg Nanni: non ho chiesto alcun giocatore e avevo proprio voglia di allenare ragazzi che quasi neppure conoscevo per vedere se riuscivamo insieme a costruire qualcosa di significativo ripartendo tutti da zero. Lo stiamo facendo con tanto impegno e con grande determinazione”.
Basta guardare il curriculum per vedere che con gruppi giovani a disposizione ha spesso dato il meglio: “Allenare i giovani mi piace molto: sono più liberi mentalmente rispetto ai grandi e sono più ricettivi, più propensi a mettersi in gioco e a mettersi in discussione, senza far pesare sempre l'esperienza che è importante ma talvolta rischia di diventare un handicap. L'Urbania è composta da tutti giocatori del territorio: in un cerchio di 15 chilometri trovi tutti i ragazzi della rosa. Questo è un grande fiore all'occhiello della società ed è un patrimonio che mi hanno messo in mano chiedendomi di farlo crescere. Io cerco semplicemente di far rendere tutti al massimo ma il merito è di questi ottimi ragazzi”.
Tra i segreti di questo ottimo avvio anche uno staff importante:
“Il merito va suddiviso anche con i componenti dello staff: Federico Gramaccioni il mio collaboratore, Fabrizio Falconi, il preparatore dei portieri, Daniele Conti massaggiatore e Daniele Cupparoni, un giovane psicologo che ci è molto utile ed è un professionista che a questi livelli hanno in pochi. Ora non dobbiamo mollare di un centimetro e non dobbiamo troppo cullarci sugli allori: la determinazione e l'applicazione che ci abbiamo messo a Fabriano devono accompagnarci anche nelle prossime partite. Solo così una squadra giovanissima può ambire a fare risultati con una certa continuità”.