Cossinea in 1^ cat: parlano gli artefici di una storia straordinaria
Il presidente Silvestri, il suo amico e fidato vice Barbizzi e mister Volponi, i protagonisti di una vera e propria impresa si raccontano
COSSIGNANO. La Cossinea scrive la storia! Potrebbe sembrare la solita frase retorica, invece sabato scorso è accaduto davvero qualcosa di incredibile. Vincendo una gara non facile di campionato, la squadra di un piccolo comune dell'entroterra ascolano, si è guadagnata con una gara di anticipo, l'accesso al prossimo campionato di Prima categoria. Per la prima volta nella sua storia, quasi quarantennale, la squadra di calcio di Cossignano, paesino con meno di 1000 abitanti, disputerà un torneo così importante. Per ripercorrere, almeno in parte, le vicende di questo sodalizio, abbiamo voluto sentire quelli che sono stati gli artefici di un'impresa indimenticabile.
Partiamo dal vertice della società: il presidente Quintilio Silvestri (foto a sx). “La soddisfazione è immensa, si fa fatica perfino a rendersi conto del percorso che abbiamo compiuto. Per me e per Pacifico questa vittoria è il coronamento di un'avventura iniziata 36 anni fa. Ero un ragazzo e giocavo nel Montalto – ricorda il presidente – nel 1983 decidemmo di fare una squadra nel nostro paese e tornai a casa. Fondammo la società e partimmo dalla Terza categoria, in tutti questi anni ho fatto di tutto, sono stato calciatore, capitano, anche allenatore per 5 anni e da 13 anni sono il presidente. Sono socio fondatore, ho visto nascere, crescere e svilupparsi questa nostra realtà e provo qualcosa di indescrivibile, rischiando addirittura di commuovermi, se mi guardo indietro. Ora che abbiamo raggiunto il massimo traguardo della nostra storia, faccio anche fatica a trovare le parole per esprimere tutta la soddisfazione. E' il coronamento di un sogno che pensavamo restasse tale, invece i ragazzi e il mister hanno voluto regalarci questa impresa e non possiamo che essere grati. Nei possimi giorni, a mente fredda, cominceremo a pensare al futuro. Certamente non sarà semplice – continua Silvestri - andremo a competere con realtà molto più grandi ed organizzate di noi, ma siamo gente seria e cercheremo di fare tutto quello che è nelle nostre possibilità, non ci tireremo indietro. Continueremo sempre a lavorare per il bene della nostra creatura”.
Sempre al fianco del presidente, il suo vice, Pacifico Barbizzi (foto al centro), memoria storica della società: “Non avrei mai pensato di poter avere una soddisfazione del genere, sono 36 anni che insieme a Quintilio condividiamo tutto di questa squadra. Sono partito da questo paese – ricorda Barbizzi – per andare a lavorare in Svizzera dove giocavo anche in un campionato paragobanibile a quella che oggi è a nostra Promozione. Quando tornai in Italia, i giovani del paese stavano formando questa società ed io non mi tirai certo indietro ed ora eccoci qua! Ho vissuto sempre da vicino, momento per momento le vicende di questa squadra e quest'anno, pur essendo sempre a stretto contato con i ragazzi e il mister, sinceramente non mi aspettavo un exploit del genere, ero convinto che avessimo una bella squadra, ma mai avrei pensato di fare un percorso del genere. Onore a questi ragazzi che per me sono come dei figli, al mister che ci ha dato davvero una marcia in più e a tutti i tifosi che ci sono sempre stati vicini. Non dimentico l'Amministrazione Comunale, sempre attenta e disponibile verso le nostre necessità e tutto il paese in generale, tifosi o semplici cittadini, ai quali comunque abbiamo fatto viver un momento di gioia e di passione difficile da dimenticare. Ora arriva la parte difficile – continua lo storico dirigente - per noi non sarà semplice competere in Prima categoria, ma siamo orgogliosi, ci organizzeremo e sempre facendo grande attenzione alle nostre disponibilità, cercheremo di portare avanti questa nostra avventura. Alla Cossinea ho dedicato quasi 40 anni della mia vita, fino a quando il Buon Dio mi darà salute, io sarò sempre al fianco dei miei ragazzi!”.
L'artefice di quello che per molti era solo un sogno, risponde al nome di Eraldo Volponi (foto a dx): “La gioia che ho provato l'altra sera è immensa, ho avuto la soddisfazione di vincere con molti dei ragazzi che avevo avuto nelle giovanili dell'Offida, li ho ritrovati in età matura e con loro è come se il rapporto non si fosse mai interrotto. Grazie alla società che ci ha permesso di lavorare con serenità – sottolinea l'allenatore – in due stagioni abbiamo avuto una crescita esponenziale, specie a livello di mentalità. Abbiamo acquisito quelle conoscenze che erano fondamentali ed abbiamo imparato a stare in campo, affrontando sempre con determinazione ogni tipo di difficoltà. I ragazzi hanno sempre dato il meglio, abbiamo scelto di allenarci 3 volte alla settimana eppure agli allenamenti c'erano sempre almeno 25 ragazzi, un gruppo serio, unito, che ha sempre affrontato con decisone ogni gara. Naturalmente nel corso della stagione abbiamo avuto anche noi dei momenti di calo, siamo stati bravi ad affronatrli con intelligenza, cercando di limtare i danni e comunque abbiamo avuto sempre una certa continuità che alla fine si è rivelata decisiva. In un momento di grande euforia come questo – sottolinea mister Volponi - rischi magari di dimenticare qualcuno, ma ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa impresa. La società, piccola ma organizzata ed efficiente, condotta da due persone straordinarie come Quintilio e Pacifico, i miei due più stretti collaboratori, il massaggiatore e fisoterapista Prof. Enrico Calvaresi ed il preparatore dei portieri Valeriano Simonetti. Ringrazio i miei splendidi ragazzi per il loro impegno, e lo faccio citando il nome del nostro capitano Mattia Giudici, una persona importante sia in mezzo al campo che nello spogliatoio. Un pensiero ai tifosi che ci sono stati vicini ed un ringraziamento a Roberto De Angelis, il Sindaco di questo meraviglioso paese, che sabato mi ha messo in difficoltà, ringraziandomi in lacrime per la gioia indescrivibile che stavano vivendo i suoi cittadini. Ora però - chiude l'allenatore - bisogna tornare alla realtà, ci teniamo a finire in bellezza e sabato prossimo daremo ancora il massimo contro il Montottone, che per lungo tempo è stata la nostra avversaria più temibile. Vedremo poi con calma cosa ci riserverà il futuro, ma è certo che questo momento resterà scolpito per sempre nella nostra mente”.