DEBUTTO IN CREMISI. La bella favola di Sidiki
Si è avverato il sogno del giovane ivoriano Traore, entrato in campo sul finale di Tolentino - Porto d'Ascoli
TOLENTINO. Corre il 90° di Tolentino - Porto d’Ascoli quando il direttore di gara assegna ai contendenti ben 5 minuti di recupero. I padroni di casa sono in vantaggio per 1-0 e quei 5 minuti appaiono un’eternità. Per alleggerire il pressing ospite mister Mosconi manda in campo l’attaccante Sidiki Traore (foto), coronando per il “leone” cremisi il sogno di una vita: giocare con la prima squadra di calcio cittadina. Il debutto in cremisi del giovane Traore è stato salutato da tutti con immensa soddisfazione. Sidiki (Traore è il cognome) è nato in Costa d’Avorio nel 1998. A soli 16 anni ha trovato il coraggio di lasciare la sua terra ed i suoi affetti pur di sfuggire alle turbolenze socio-poltiche ivoriane che hanno coinvolto la propria famiglia e delle quali preferisce non parlare.
Approdato in Italia, dopo un terrificante viaggio su di un barcone, viene affidato ad una comunità per minorenni del maceratese. Qua avviene l’incontro con la comunità tolentinate. Renato Mari lo assume come cameriere nel suo Hotel 77 ed il presidente Gianluca Corvatta lo recluta, come calciatore, nella sua Juventus Club. Compiuti i 18 anni, proprio grazie alla possibilità lavorativa offertagli, a Sidiki è stato concesso il tanto atteso permesso di soggiorno per motivi di lavoro. Nel frattempo il suo talento calcistico non è passato inosservato ai dirigenti cremisi. Crocetti e Serangeli, lo aggregano al ritiro estivo del Tolentino di intesa con la Juventus Club. Per mister Mosconi il calciatore c’è: “Che sia dei nostri”. E' una favola, quella di Sidiki, che si sta realizzando anche e soprattutto per l'importante e proficua collaborazione posta in essere dalla società cremisi del presidente Romagnoli e da quella bianconera presieduta da Corvatta.