Portorecanati in festa: gli Allievi di Tartuferi volano ai Regionali
"C’è un progetto ambizioso volto a crescere per tornare a essere punto di riferimento nel territorio"
PORTO RECANATI. Portorecanati in festa con gli Allievi di mister Carlo Tartuferi (foto) che si sono aggiudicati la fase regionale, vincendo il proprio girone (n°13, vedi la classifica). Un percorso in cui figura un solo passo falso, per gli Allievi arancioni che hanno subito tramutato in fatti quanto esposto nel corso dell’estate dal direttore generale Stefano Micozzi che aveva confessato l’intenzione di iniziare un percorso di crescita, come conferma Tartuferi, arrivato proprio qualche mese fa: “Avevo bisogno di nuovi stimoli e devo dire che qui li ho trovati. A Portorecanati si sta costruendo qualcosa di importante, prima di tutto a partire dalla competenza. C’è un progetto ambizioso volto a crescere per tornare a essere punto di riferimento nel territorio. D’altronde è naturale per una società che ha fatto del vivaio il proprio fiore all’occhiello”.
Carlo Tartuferi, 36 anni, 20 trascorsi nei settori giovanili. Un ambiente dal quale trova sempre voglia di migliorarsi e crescere: “Quando trovo progetti giusti è inevitabile che sia così. Il settore giovanile permette di veder crescere tanto i ragazzi con cui si lavora. Una realtà come Portorcanati ne è esempio. C’è una grande organizzazione, dallo staff tecnico della prima squadra al vivaio. Ormai in tanti dicono che puntano sul settore giovanile, ma poi in pochi investono realmente in esso. Qui c’è continui confronto tra tecnici e con Matteo Possanzini che, oltre ad allenare la prima squadra, è il responsabile del settore giovanile”.
Passata la fase provinciale, s’inizia a fare sul serio: “Il nostro obiettivo era quello di passare il turno proprio per confrontarci con realtà anche superiori alla nostra. Per crescere è necessario mettersi alla prova anche con chi è superiore. Adesso non abbiamo niente da perdere e ce l’andiamo a giocare. Daremo il massimo ogni partita. Il nostro obiettivo è far crescere i ragazzi per poi farli andare in prima squadra perché l’obiettivo è questo. Abbiamo già due 2003 in prima squadra stabili”, conclude.