Giovane Offagna SBA: la storia di "Rama" e "Fala"
OFFAGNA. Questa è una favola moderna, una storia di due ragazzi di provincia, Davide e Tommaso, soprannominati "Rama" e "Fala", che ricorda per certi versi un famoso cartone animato giapponese degli anni ‘80. Due giovani della stessa età che provengono da luoghi diversi, con un vissuto variegato e che il destino ha fatto incontrare proprio nello stesso campo di calcio, conquistati totalmente dalla loro grande passione; sicuramente stiamo parlando dei due tra i migliori portieri del campionato Allievi e che la sorte ha fatto in modo che condividessero gli stessi 7,32 metri di spazio per 2,44 metri di altezza. Tutti e due li, invidiati, insidiati e corteggiati da tutte le altre società, entrambi su quella linea bianca, ognuno con l’ansia di ricevere la numero 1 quando il mister consegna le maglie nello spogliatoio prima della partita. "Rama" e "Fala" provano a sbirciare la distinta per vedere in cima il proprio nome, in pochi istanti si incrociano entusiasmo e delusione. Alle stelle con quel numero uno sulle spalle, il crollo del mondo addosso con quella maledetta maglia numero 12, il mondo in quell’istante finisce lì. Instagram ? No! You tube ? No ! Play station ? Neanche! Motorino ? Nemmeno! … Quel gol preso su una punizione, quell’uscita ritardata, quel colpo di tacco all’ultimo minuto … questi sono i pensieri di "Rama" e "Fala". I pianti per una sconfitta, i sabati notte insonne … cosa avrei potuto fare di più o meglio ? Entrambi potrebbero essere schierati titolari in qualunque squadra ma sono lì, due per una sola e maledetta maglia numero 1.
Soffrire per un pallone al giorno d’oggi è qualcosa di straordinario, in un mondo fluido dove è difficile distinguere la realtà dal virtuale, nei tempi in cui il sacrificio è una valore negativo e da respingere rincorrendo sempre “l’avere tutto subito senza sforzo”. Buttarsi a terra, raggiungere quella palla a spicchi, rompersi la caviglia, le dita, la schiena … perché ? Questo è il mistero racchiuso da quel pallone. Le emozioni di "Rama" e "Fala" sono condivise dai due padri, Flavio ed Albano, presenti ogni istante di ogni partita, ogni minuto degli allenamenti fino all’ultimo respiro, all’ultimo tiro, all’ultimo fischio, il primo da allenatore dei portieri e il secondo da genitore attento e premuroso. Soffrono più dei figli, lì hanno tutto, lì c’è tutta la loro vita … ad ogni parata sono in paradiso ad ogni gol sono all’inferno. Ogni respiro è fatto insieme, seguono quasi i movimenti dei loro figli … vorrebbero stare lì, a parare quel pallone che non vorrebbero che s’infili mai nel sacco. E’ una questione di millimetri, si è fuori … no è dentro. Sensazioni, emozioni tutto in pochi istanti … anche questo … è la nostra società. "Rama" e "Fala", piccola grande storia dei tempi moderni.
Il vicepresidente Antonio Spadaccini