Filottranese, il metodo "a stazioni" sta dando i frutti
Il punto con il responsabile tecnico Marco Giuliodori
FILOTTRANESE. Duecento tesserati, società organizzata e strutturata (presidente è Giorgio Baleani), per il sesto anno Marco Giuliodori (foto in alto), oltre a guidare la prima squadra, ne è responsabile tecnico. Il vivaio della Filottranese è il fiore all'occhiello della città, un movimento di cui andare orgogliosi. E orgoglioso è Giuliodori: "Insieme alla storica figura di Enzo Pittura che mi ha affiancato fin da subito, tempo fa ho intrapreso questo percorso che tutt'ora mi stimola e mi affascina, ora sono due anni che stiamo vedendo i frutti della semina. Nel mondo dei giovani bisogna avere tempo, non si può avere tutto e subito: occorre pazienza e saper lavorare bene. E poi sapere che alle spalle c'è una società forte aiuta in questa missione".
E a Filottrano, a guardare i risultati della prima squadra che da anni in Promozione lotta per il vertice, la strada intrapresa è giusta. Su 22 elementi della rosa solo 6 sono di fuori Filottrano, tutti gli altri sono del posto e quasi tutti cresciuti nel settore giovanile. Lo staff tecnico coordinato da Giuliodori è formato da 11 allenatori, più le figure del preparatore atletico coordinatore motorio e del preparatore dei portieri. "Tutto questo ci rende fieri di quello che facciamo - sottolinea il tecnico, impegnato al campo tutti i pomeriggi - per una cittadina di 10.000 abitanti con altre realtà sportive presenti come la pallavolo avere un vivaio così fiorente è motivo di grande orgoglio". A Filottrano la metodologia di lavoro che si segue è particolare e ha attirato anche l'attenzione di riviste specializzate come il Nuovo Calcio. Qui, per le categorie Pulcini e Esordienti, si lavora "a stazioni". E lo spiega direttamente Giuliodori: "Si creano un paio di gruppi, ad esempio Pulcini 2008 e 2009, e non li dividiamo per età ma per doti qualitative, ogni allenatore prepara un lavoro già studiato e organizzato e si lavora 20 minuti su ogni stazione, cioè su un gruppo di 10-11 ragazzi; così facendo si innalza il livello qualitativo della didattica. Dopo 20 minuti si gira il gruppo. Questo metodo ci sta dando ottimi risultati e così facendo, lavorando più sulla qualità, siamo convinti che vengano agevolati anche i bambini che al momento sono leggermente più indietro".