Matelica: Andrea Arcangeli ai Giovanissimi Cadetti
MATELICA. Per il terzo anno consecutivo Andrea Arcangeli è un tecnico della SS Matelica Calcio, il responsabile del settore giovanile prof. Alberto Virgili gli ha affidato la categoria dei Giovanissimi Cadetti. Arcangeli prima ha allenato i ragazzi dalla categoria Pulcini fino agli Allievi sempre con grandi soddisfazioni.
Mister come si è trovato al Matelica?
"Sarebbe ingiusto non rendere merito alla grande realtà matelicese, gli ingredienti ci sono davvero tutti: società, strutture, materiale umano. E’ per me un orgoglio poter dire di essere un tecnico del Matelica Calcio, in qualsiasi campo ci presentiamo tutti si complimentano con noi per la professionalità".
A proposito, i dirigenti che vi seguono durante la stagione in che misura vi supportano?
"Direi impagabili, seri, sempre presenti al punto tale di cambiare il turno di lavoro pur di garantire la presenza di almeno uno di loro durante gli allenamenti o alle partite. Io vado al campo e devo solo preoccuparmi di allenare, loro mi seguono su tutto e sono attenti ai bisogni dei ragazzi".
In questa stagione che alle porte i suoi ragazzi tornano ad essere un gruppo unico, come lavorerà?
"Sì, i ragazzi si affacciano al calcio vero, giocheranno a 11 e a tutto campo, sin da subito lavorerò per creare un gruppo solido e per farli entrare nella mentalità di “squadra”, un aspetto questo fondamentale per il calcio. In questa fase entrerà in gioco anche l’arbitro, una figura nuova per i ragazzi che cambierà la lettura delle partite".
Cosa vorrebbe trasmettere ai suoi ragazzi?
"Prima di tutto il mio ruolo è quello di educatore, cercherò di aiutarli a costruire la loro personalità per diventare uomini e in un secondo momento calciatori, da due anni stiamo portando avanti un percorso di crescita importante, la differenza sarà data dallo spirito di squadra. Il principio fondante sul quale costruisco i miei allenamenti e in generale il mio compito di tecnico è quello di aiutare i ragazzi a comprendere l’importanza del sacrificio personale per il bene comune evitando di concentrarsi solo su se stessi, il messaggio che deve passare è che insieme si può fare".