VERSO IL CENTENARIO. Tolentino Calcio, tutto iniziò nel 1919...
La storia racconta: in onore alle mostrine dei Bersaglieri, corpo al quale era appartenuto il fondatore Paolo Giacconi, le maglie e le casacche dell’Unione Sportiva Tolentino saranno cremisi, bordate di nero
TOLENTINO. Chissà se in quell’agosto del 1919 era il caldo a farla da padrone come in tante stagioni estive a Tolentino. La Grande Guerra era terminata da poco e, soprattutto nei giovani, tanta era la voglia di ricominciare, di ripartire lasciandosi alle spalle gli orrori e le brutture di quello spaventoso evento.
Così, il 30 agosto, in un locale di corso Garibaldi, mossi da un entusiasmo pari solo alla loro voglia di ricominciare, alcuni ragazzotti decisero di riunire in un solo corpo le tante realtà sportive già attive in città. Sarebbe stata la naturale prosecuzione di un progetto che aveva già visto la luce nel 1900 con uno sperimentale Sport Club Tolentinate.
Erano in tredici attorno a un tavolo, capitanati da un insegnante di educazione fisica, Paolo Giacconi, tutti ben inseriti nelle diverse realtà del tessuto sociale cittadino: Pierluigi Bezzi, Tullio Caraffa, Mario Degli Azzi Vitelleschi, Gino Del Bello, Gioacchino Fratini, Nazzareno Gentilucci, Nazareno Marcucci, Tito Massi, Amelio Novelli, Antonio Pace, Alessandro Pagliari e Nicola Scorcella.
La caratteristica principale della nuova associazione, che il gruppo andava a costituire, era la vera novità: l’Unione Sportiva Tolentino avrebbe avuto il carattere di società polisportiva, non limitando il proprio raggio di interesse a un solo sport. Lo Statuto parlava chiaro: -la Società ha per iscopo la cultura e la diffusione di tutti gli sport in genere ed è quindi estranea a qualsiasi competizione politica e religiosa [...l.
Le sezioni sportive comprendono le seguenti specialità: Ginnastica, Podismo, Atletica Leggera, Automotorismo, Motociclismo e Ciclismo, Escursionismo e tutti gli altri sport che sorgessero a Tolentino-. Come si noterà, nello Statuto non viene menzionato quello che poi diverrà lo sport di punta dell’associazione: il calcio, disciplina ancora in erba che arriva dall’Inghilterra e viene vista ancora con una certa diffidenza. Viene anche scelto il colore sociale, una particolarità che resterà unica nel panorama sportivo nazionale fino a pochi anni fa, quando la società laziale dello Zagarolo ne seguirà l’esempio. In onore alle mostrine dei Bersaglieri, corpo al quale era appartenuto Paolo Giacconi, le maglie e le casacche dell’Unione Sportiva Tolentino saranno cremisi, bordate di nero. Cresce il seguito popolare del calcio, diminuisce proporzionalmente il peso delle altre discipline sportive, malgrado gli onorevoli risultati che gli atleti tolentinati raggiungono nel corso degli anni. (FONTE: Pagina Facebook Tolentino Calcio)