Tanti gol col Centobuchi e un tatuaggio di Maradona. Tutto Picciola!
Intervista all'attaccante napoletano che ha deciso di restare con il club piceno di Promozione B
Napoletano di origine, marchigiano di adozione. Dopo vari anni con la casacca del Martinsicuro (Eccellenza abruzzese) Antonio Picciola (foto) è sceso di categoria per motivi lavorativi e per la seconda stagione consecutiva indossa la maglia del Centobuchi, Promozione B, quest'anno denominato Atletico Centobuchi.
Dopo una buona stagione lo scorso anno hai deciso di rimanere a Centobuchi. Cosa ti ha convinto a rimanere?
"Lo scorso anno ho trovato un'ambiente davvero fantastico tanto da farmi sentire parte della famiglia. È una società con figure molto professionali e serie, nonostante si possa pensare il contrario in società non di elevata categoria. Ho deciso di rimanere anche per il rapporto che ho stabilito con alcuni compagni di squadra che hanno deciso di rimanere anche loro per questo nuovo anno e anche per il rapporto che ho stabilito con il Mister, con cui mi sono trovato molto bene sia da un punto di vista personale che sportivo. Per quanto riguarda il bilancio della stagione passata posso dire che è stato ottimo, pur essendo entrato a dicembre nella squadra".
Dopo vari anni in Eccellenza con la maglia del Martinsicuro sei sceso di categoria. Quest'anno però la Promozione sarà molto competitiva. Chi vedi come favorita nel vostro girone? Qual è l'obiettivo del Centobuchi? E quale il tuo personale?
"Sì, sono stato diversi anni in Eccellenza, purtroppo il lavoro mi ha obbligato a cambiare categoria. Devo dire però che sono contento nonostante ciò di far parte di questo campionato di Promozione nelle Marche. Quest'anno ci sarà un bel campionato in cui saranno presenti tante squadre competitive, tra cui l'Atletico Ascoli. L'obiettivo principale della nostra squadra è quello di vedere una salvezza quanto prima e io personalmente mi impegnerò in ogni partita e giocherò sempre al 100%. D'altronde l'obiettivo principale di tutti i giocatori, ma soprattutto di chi come me gioca davanti, è quello di mettere in rete più gol possibili. Quest'anno vorrei arrivare in doppia cifra con i gol...".
In carriera hai indossato oltre alla pesante maglia del Martinsicuro altre maglie tra Promozione ed Eccellenza. Qual è l'esperienza che ricordi con più piacere? Il compagno che più ti ha colpito nelle tue esperienze?
"Credo di non avere tanta carriera alle spalle però una delle più belle esperienze che ricordo è stata il mio primo campionato vinto con la maglia del Martinsicuro, un campionato storico, il Martinsicuro non era mai stato in Eccellenza. L'ho vissuta da under e mi ha insegnato molte cose ed è stata una bellissima annata... non ho giocato con tanti giocatori, tuttavia, nel mio piccolo, voglio fare il nome di una persona che è stata prima di tutto un compagno di vita, ma soprattutto una persona stupenda, con cui sono cresciuto. A mio parere è uno dei ragazzi più forti della zona, un ragazzo sicuramente di altissimi livelli e categorie superiori, Jonathan Nepa".
Qual è l'idolo calcistico al quale ti sei ispirato nel corso della tua carriera?
"Fin da piccolo sono cresciuto ispirandomi principalmente a colui che definisco il Re del Calcio...sto parlando di Maradona. Penso che la mia passione per lui si veda già dal tatuaggio che ho fatto sul polpaccio dedicato a lui. Credo di aver visto tutte le partite da lui giocate e tutti i gol da lui segnati. Che dire, è stato e sarà sempre un grande giocatore che nessuno potrà imitare, nemmeno io per quanto cerchi il più possibile di ispirarmi a lui".