Tignum, Giovanissimi ok. Rutinelli: "La crescita, poi i risultati"
Il tecnico, primo anno a Montegiorgio, ha le idee chiare: "Per me fino agli Allievi non ci dovrebbe essere classifica"
MONTEGIORGIO. Quattro partite e quattro vittorie (a parte la sfida contro la Fermana, società fuori classifica) anche se, ci tiene subito a precisare, "prima viene la crescita dei ragazzi, poi i risultati". Massimo Rutinelli (foto), 50 anni, è al primo anno alla Tignum, settore giovanile del Montegiorgio, allena i Giovanissimi con la collaborazione di Andrea Leoni che nel girone 20 - vedi il campionato - dominano il torneo a punteggio pieno. Rutinelli, che in passato ha lavorato nei settori giovanili di Tirassegno e Fermana, sta frequentando il corso per ottenere il patentino Uefa C e ha le idee chiare sull'agonismo nei vivai: "Fino agli Allievi non ci dovrebbe essere classifica - è il suo pensiero - altrimenti si rischia di mettere il risultato davanti a tutto a discapito della crescita dei ragazzi".
Comunque i suoi Giovanissimi volano. "E' un gruppo unito con 2-3 elementi sopra la media - sottolinea - sono tutti ragazzi bravi che vogliono imparare e sanno stare in mezzo al campo. La società? Qui mi trovo bene, è una realtà ben strutturata che non ti fa mancare niente. A livello logistico abbiamo qualche difficoltà, noi giochiamo e ci alleniamo a Montappone e questo ci ha fatto perdere qualche giovane. A questo punto siamo lì e ci proviamo, sarebbe una bella soddisfazione soprattutto per i ragazzi anche se, ripeto, il nostro obiettivo è farli crescere per portarli in prima squadra".
Anche Rutinelli, come suoi colleghi di altri settori giovanili, vede delle difficoltà motorie nelle nuove generazioni: "Bisogna lavorare di più con i ragazzi perchè alcuni di loro presentano delle difficoltà: non sanno più correre, o fare una semplice capriola. Prima l'aspetto coordinativo te lo dava la strada, ora le play station e gli smartphone stanno rendendo i giovani sempre più pigri. E su questo dobbiamo noi tutti lavorare con intensità e farlo capire anche ai genitori".