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INTERVISTA A MAX FAVO. "Cesena, ti sarà dura con questo Matelica..."

Il punto sul campionato di Serie D con l'esperto allenatore napoletano ma marchigiano d'adozione

"Tanto equilibrio, nessuna che ha nettamente messo sotto le altre ma anche qualche squadra che mi aspettavo più in alto”. Un’analisi chiara e senza dubbio molto precisa quella di Massimiliano Favo (foto), tecnico di grande esperienza, ultima esperienza in C alla Paganese ma tantissima D nel suo curriculum soprattutto nel girone F con Vastese, Campobasso, Maceratese, Taranto, Trivento e Giulianova senza dimenticare il biennio all’Ancona. Ormai marchigiano acquisito ha seguito con grande attenzione questo Girone F di Serie D anche per motivi affettivi: il figlio Vittorio, classe 1996, si sta ritagliando un ruolo da protagonista con il Matelica, leader indiscusso del girone: “In questo caso però sono l’autista di mia moglie, la accompagno a vedere il figlio giocare (sorride, ndr). E’ un campionato indubbiamente molto equilibrato e non ho visto squadre mettere nettamente sotto le altre. Ho visto dei collettivi che hanno fatto inizialmente maggiore fatica come Castelfidardo e Jesina, ma anche squadre molto organizzate come Sangiustese e San Nicolò Notaresco che sono in alto con merito”.

SUL DUELLO IN TESTA. “Il Cesena me lo aspettavo meglio, magari una schiacciasassi come a suo tempo furono Ancona, Samb e Teramo che hanno vinto con grande solidità e decisione. L’ho visto dal vivo nella gara di Matelica e ho notato un gruppo che ha avuto difficoltà ad imporsi, nonostante la mentalità di chi vuole vincere e prova sempre a fare la gara. In generale una squadra piatta che non riesce a staccare in maniera decisa e in queste categoria lo paghi. Poi ho visto anche un problema di rosa, il Cesena non è lunghissimo nelle rotazioni e questo è un problema. Il Matelica è equilibrato in tutti i 22-23 che ha in rosa e che si sono alternati finora: si fa fatica a trovare un undici titolare per la grande importanza delle alternative che entrano in campo portando freschezza. Diventa determinante soprattutto durante i tanti impegni infrasettimanale, quando puoi ruotare anche gli under senza particolari problemi. E’ una squadra regolare nelle prestazioni e solida mentalmente”.

ALCUNE “DELUSIONI”. “Direi la Vastese che aveva ambizioni importanti ad inizio stagione con un allenatore che conosce benissimo la categoria ma parliamo anche di un ambiente che, forse in apparenza non sembra, è molto passionale e ha fame di calcio. Hanno portato molti nomi anche con passato glorioso ma non contano i nomi in questo campionato ma l’organico costruito. In questo senso Matelica, Sangiustese, Francavilla, Cesena e Pineto mi sembrano decisamente le squadre più solide”.

L’INCIDENZA DEL MERCATO. “Da sempre l’andata e il ritorno sono campionati completamente diversi, lo sono sempre stati ma non per i cambi. Perché spesso molti presidenti o buttano ad un certo i remi in barca o si rinforzano e questo cambiano gli equilibri. Chi è partito per vincere e a dicembre vede che è troppo lontana, preferisce liberarsi di qualche situazione onerosa e questo già cambia un equilibrio. Faccio l’esempio dell’Avezzano con il presidente che ha parlato di questo qualche settimana fa. Poi invece squadre come il Cesena che non possono non rinforzarsi sia per capacità di utenza e blasone che devono continuare a puntare a vincere il campionato. Poi arrivano anche tante situazioni come la voglia di salvarsi a tutti i costi, gli equilibrio cambiano e i punti che si fanno nel girone di ritorno sono in totale meno di quelli che si fanno all’andata. Tornando alla sfida di vertice: il Matelica ha puntato a costruire un gruppo solido e importante, anche gli over sono giovani e con tanta fame di vittorie. Se le avversarie, vedi Cesena, non vanno ad investire pesantemente in sede di mercato sarà molto complicata invertire la rotta”.

 

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  Scritto da La Redazione il 28/11/2018
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