Manoni vs Manoni: doppio derby tra Porto d'Ascoli e Grottammare
Il mister degli ospiti troverà come avversario suo figlio, difensore della squadra di casa
GROTTAMMARE. Quello in programma domenica prossima a Porto d'Ascoli tra la squadra locale ed il Grottammare, non sarà solo un derby molo importante per il campionato di Eccellenza, ma sarà anche un confronto a livello familiare. Da una parte l'allenatore del Grottammare Manolo Manoni (foto a sx) e dall'altra suo figlio Mattia (foto a dx), difensore del Porto d'Ascoli. “Non nascondo che è una grossa emozione trovarmi di fronte mio figlio – ci dice il mister – avevamo già avuto modo di affrontarci in Coppa Italia, ma con tutto il rispetto non è la stessa cosa".
"Mi fa piacere che stia facendo bene in una piazza importante come quella di Porto d'Ascoli, e visto che loro spesso giocano di sabato, ho avuto anche l'opportunità di seguirlo in diverse circostanze. Mattia viene dalle giovanili della Samb e in estate c'era stata l'opportunità di averlo con noi, insieme ad altri ragazzi, in quella circostanza – confessa Manoni – sono stato io ad essere contrario. Ritenevo e sono ancora convinto, che il ragazzo potesse maturare meglio in un ambiente ed in uno spogliatoio nel quale doveva gestirsi da solo, senza l'inevitabile coinvolgimento del genitore. Non nego che mi è dispiaciuto molto prendere quella decisone, mi avrebbe fatto comodo averlo come ragazzo e come giocatore, ma sono convinto che sia stata fatta la scelta giusta. Mattia è un difensore centrale che in quest'ultimo periodo è cresciuto molto, il salto dalle giovanili lo ha assorbito molto bene ed ha ancora ampi margini di miglioramento. Sotto questo aspetto credo sia importante evidenziare il lavoro portato avanti da una società seria come quella del Porto d'Ascoli, nella quale mio figlio si sta trovando molto bene”.
Al di la delle vicende familiari il derby resta una gara molto importante anche per la classifica delle due squadre: “Non parliamo di una gara decisiva, ma certamente non è un incontro come tutti gli altri, noi veniamo da due sconfitte e dobbiamo assolutamente invertire la situazione, mentre loro dopo un avvio difficile cominciano a trovare il passo giusto e non vorranno certamente mollare. Chiaramente non parliamo di una gara dalla quale dipendono le sorti di un'intera stagione, ma comunque di un confronto non banale. Non avrei mai pensato – continua il tecnico - di viverlo con mio figlio in campo come avversario, ma nello sport queste cose succedono e tutto sommato mi fa piacere che ciò accada a noi. Per me e per lui il calcio ha grande importanza, ma non deve essere l'unico scopo della vita. Mattia frequenta il 5° anno di Ragioneria ad Ascoli Piceno e anche a scuola ha un buon profitto, questa da padre è la cosa che mi fa più piacere in assoluto. Vivendo e lavorando in questo ambiente, conosco per esperienza tante vicende, e posso dire che non è semplice gestire il calcio insieme allo studio, il fatto che mio figlio ci riesca mi rende orgoglioso. Domenica prossima, anche se saremo emozionati entrambi, lui sa che proverò a dargli una delusione e lui certamente farà altrettanto. Ci guida la legge dello sport, che a volte ama scrivere pagine come queste”.