Peppe Sfredda: "Torno con entusiasmo per un progetto serio!"
Il nuovo DS del Monturano Campiglione rientra con grandi motivazioni nel mondo del calcio dopo un anno e mezzo di assenza
MONTE URANO. Dopo un anno e mezzo di assenza torna nel mondo del calcio un personaggio che ha accumulato una grande esperienza ed ha sempre dato prova di notevoli capacità. Con grande piacere abbiamo scambiato alcune battute con Giuseppe Sfredda (foto), che da alcuni giorni è il nuovo direttore sportivo del Monturano Campiglione, nel girone B del campionato di Promozione.
La tua ultima esperienza risale alla vittoria del campionato di Promozione con il Porto Sant’Elpidio.
“Si è vero, un grande successo che dopo qualche tempo ci spalancava di nuovo le porte dell’Eccellenza. Pur trovandomi benissimo con la società e con la presidente Pilotti, problemi di lavoro e di orario non mi consentivano di essere costantemente vicino alla squadra. Il mio modo di operare prevede una presenza costante, sempre vicino al gruppo dei ragazzi e all’allenatore, non avendo il tempo per farlo decisi di lasciare”.
Come hai vissuto questo periodo lontano dal calcio?
“Il calcio è la mia passione, non sono mai stato lontano. Diciamo che non ho più operato direttamente, però mi sono sempre tenuto informato e comunque ho sempre visto un sacco di partite, non ho perso insomma il contatto con questa realtà”.
Ed arriviamo a questo contatto con il Monturano Campiglione. Come è andata?
“E’ arrivata questa chiamata e devo dire che mi ha fatto molto piacere, conoscevo già da diverso tempo il presidente Liberini e diversi suoi collaboratori, e devo dire che sono particolarmente lusingato di poter lavorare al loro fianco. Una società seria, competente, mai sopra le righe e soprattutto abituata a fare il passo secondo la gamba, di questi tempi non è cosa da poco”.
Quale tipo di progetto avete deciso di portare avanti insieme?
“Vogliamo costruire qualcosa di duraturo, strutturare la società e portarla ad una crescita graduale nei prossimi anni. E’ nostro intendimento operare al fine di inserire un numero sempre maggiore di ragazzi che provengono dal settore giovanile. Un progetto ambizioso, ma fattibile, c’è voglia di far bene, di andare avanti, di crescere, insomma ci sono le basi per sviluppare un bel lavoro”.
Che campionato di Promozione hai trovato al tuo rientro?
“E’ un campionato difficile, tante squadre forti, livello medio piuttosto alto, bisognerà stare molto attenti. Il nostro avvio di stagione non è stato molto fortunato, abbiamo raccolto meno di quanto meritassimo ed ora nelle prossime gare abbiamo alcuni scontri diretti che potrebbero avere risvolti importanti sulla nostra classifica”.
Da questo punto di vista, quanto successo negli ultimi giorni alla Sangiorgese certamente non vi ha favorito.
“Nella maniera più assoluta, è stato un cataclisma di grosse dimensioni ed il caso ha voluto che ne abbiano beneficiato 3 squadre molto vicine a noi in classifica, ed è chiaro che facciamo ancora un po di fatica a renderci conto della situazione. Non sappiamo come andrà a finire tutta questa bruttissima vicenda, ma è chiaro che queste gare assegnate a tavolino, ad oggi, ci hanno fatto precipitare in zona pericolosa”.
Sei sempre stato un ottimo operatore di mercato, che cosa dobbiamo aspettarci nei prossimi giorni?
“Noi abbiamo un’ottima squadra, un gruppo solido con molti giocatori validi e diversi giovani molto interessanti, diretti da un grande signore del cacio come il mio amico Nello Viti, pertanto non dobbiamo fare rivoluzioni. Abbiamo già preso un ragazzo di sicuro talento come Antonio Perrela, si allena con noi Andrea Fabiani, in uscita dal Villa Musone, che probabilmente nei prossimi giorni potremo tesserare e per il resto stiamo bene così. Potremmo tornare sui nostri passi solo se si presentasse l’opportunità di avere un centrocampista di grosso spessore, un ragazzo in grado di fare davvero la differenza, altrimenti cambiare per cambiare non ci interessa”.
Si avvicina il Natale, se potessi fare un regalo al Monturano Campiglione, cosa porteresti?
“Ho visto giocare diverse volte questa squadra, come dicevo è composta da ragazzi validi ed esprime anche un gioco piacevole ed efficace, probabilmente talvolta ha avuto scarsa fortuna in fase realizzativa. Ecco, se fosse possibile, mi piacerebbe regalare qualche gol in più. D’altra parte in questo sport è vero che contano molte cose, ma alla fine vince chi mette in rete un pallone in più degli avversari, sembra banale ma è l’essenza del gioco del calcio”.