Bruni vola sulla fascia: "Con la San Marco ho raggiunto il top!"
L'esterno destro biancazzurro ha diviso la sua carriera tra Amandola e Servigliano, restando sempre un punto fermo con ogni allenatore
SERVIGLIANO. Nella San Marco Lorese che sta ben figurando al suo debutto nel campionato di Eccellenza, si sta ritagliando un ruolo importante un esterno difensivo che ha scalato tutte le categorie dilettantistiche. Parliamo di Fabio Bruni (foto), punto di forza della squadra di mister Amadio che a 32 anni ha coronato il sogno di giocare nella massima serie dilettantistica regionale.”Ho diviso la mia carriera quasi in parti uguali tra Amandola e Servigliano dove mi trovo benissimo da ormai 7 anni, e dove ho vissuto tutto il percorso che dalla Prima categoria ci ha portato in Eccellenza".
"Rispetto allo scorso anno – sottolinea Bruni – la rosa è cambiata quasi completamente, siamo rimasti solo io e Roberto Iacoponi, ma sono arrivati elementi di grande esperienza e personalità e ricostruire il gruppo non è stato difficile come si potrebbe pensare. Avere al fianco uomoni del calibro di Mallus, Aquino, Galli o Censori, aiuta molto in determinate circostanze e, a parte i ragazzi, io sono uno dei pochi che non aveva esperienza della categoria, ma sto cercando di adattarmi in fretta. Questo è un campionato dove tutte le squadre hanno una fisionomia ben definita, non si lascia nulla al caso, grande qualità tecnica e tattica, velocità di esecuzione e di pensiero, rispetto alla Promozione, ad esempio, il salto di qualità è notevole. E pensare – ricorda il calciatore - che lo scorso campionato, almeno all'inizio, facevo fatica a trovare un posto in squadra, mentre quest'anno ho impiegato meno tempo ad adattarmi e per ora tutto procede per il meglio. La mia carriera fino ad oggi è stata sempre in crescita, in pratica ho vissuto tutte le categorie, sempre con la stessa passione e la stessa determinazione che mi animano da quando ero un bambino".
"Come in tutte le storie ho avuto anche io alcuni passaggi fondamentali che credo si possano riassumere con i nomi di 3 allenatori: Enrico Pompili, con il quale in Amandola ho vissuto tutto il percorso giovanile e la vittoria in un campionato di Seconda categoria, che ha avuto l'idea di trasformarmi da attaccante (fecevo anche un sacco di gol!) in difensore esterno; Massimo Di Stefano, un maestro di calcio, che ho avuto quando sono approdato a Servigliano ed è stato fondamentale per la mia completa maturazione e Peppino Amadio che mi ha dato fiducia ed ha saputo farmi arrivare ad un livello che anche io stentavo a credere fosse possibile. La forza del nostro mister è proprio quella di saper mettere a proprio agio le persone, riuscendo a tirar fuori da ognuna di esse il massimo possibile. Con lui siamo partiti dalla Prima categoria ed ogni stagione ha alzato l'asticella, riuscendo sempre a centrare quanto si era prefisso. Relativamente al campionato di quest'anno, il primo obiettivo resta una tranquilla salvezza se poi riuscissimo a fare meglio, tanto di guadagnato, ma conosciamo il valore dei nostri avversari e siamo consapevoli delle difficoltà che ancora ci aspettano. Già nel prossimo turno faremo visita ad un Grottammare certamente desideroso di risalire la china, una trasferta molto delicata alla quale ci prepareremo come sempre nel migliore dei modi, ci teniamo a far bene e vogliamo affrontare ogni gara al massimo delle nostre possibilità”.
(Fonte: Il Resto del Carlino)