A Forlì finisce male: aggredito in diretta giornalista cesenate. VIDEO
Il derby romagnolo nel girone F di serie D si decide al 95' su rigore: scattano le proteste locali. Colpito con un pugno il telecronista di TeleRomagna e spintonato il cameraman
Gli occhi del Girone F di Serie D erano tutti puntati sul "Morgagni" ieri sera per l’attesissimo derby tra Forlì e Cesena: le emozioni, ma soprattutto le polemiche non sono mancate. Al minuto numero 95' arriva il rigore (proprio sul fischio finale) realizzato dal cesenate Alessandro per un atterramento apparso dubbio in area biancorossa. Scatta il 2-1 finale per i bianconeri e la gioia dei tifosi ospiti presenti. Monta la rabbia dei locali verso il signor Croce di Novara in campo con i giocatori locali che lo circondano. Ma non solo. In tribuna arriva anche l’aggressione (documentata dal video) in presa diretta ai danni del cameraman di Teleromagna e del giornalista Luca Alberto Montanari che stava svolgendo la sua telecronaca. Lo stesso racconta in telecronaca diretta di aver ricevuto un pugno, portando comunque a termine il suo lavoro mentre l’operatore è stato spintonato tanto da perdere per alcuni minuti il controllo della telecamera.
Situazione complicata anche nel dopogara, come testimonia la stessa redazione di Teleromagna con la società di casa che ha negato l'uso della sala stampa al Cesena per le interviste del post partita. Ad annunciarlo il presidente del Forlì Gianfranco Cappelli: "Gli errori arbitrali si sono susseguiti – si legge sul sito romagnolo - a nostro danno per tutta la durata dell'incontro. Il rigore era inesistente. Sono scandalizzato e mi assumo tutte le responsabilità di quello che affermo, anche in sedi diverse da quella della Lega dove chiederò che sia esaminato il filmato della partita. Il Cesena, se vorrà, parlerà al "Manuzzi", qui al "Morgagni" il Cesena può solo prendere la via dell'autobus e andarsene”. Non certo un’immagine edificante per il calcio quella lasciata dal derby romagnolo che sicuramente porterà con se anche strascichi di giustizia sportiva senza ombra di dubbio.
Fonte Teleromagna.it