Zannini: "A Potenza Picena un ottimo mix di gioventù ed esperienza"
Tecnico e società hanno saputo correggere in corsa l'organico dopo un avvio difficoltoso. Determinante l'apporto della "vecchia guardia" nella maturazione dei tanti ragazzi provenienti dal settore giovanile
POTENZA PICENA. Dopo un periodo difficile il Potenza Picena si sta tirando fuori dalla zona pericolosa del girone B della Promozione. Alcuni risultati positivi hanno proiettato la formazione giallorossa in una posizione di classifica più sicura e confortevole, rispetto a quella occupata solo poche settimane addietro. Superata la metà del cammino abbiamo fatto con il tecnico Gianfranco Zannini (foto) un punto della situazione:
“ E’ fuori discussione che l’avvio è stato difficoltoso – ammette l’allenatore – siamo partiti con un certo ritardo, ed abbiamo commesso anche degli errori che hanno finito per pesare. A mio modo di vedere sono tre le componenti fondamentali di una buona squadra: società, staff tecnico e giocatori, noi abbiamo la fortuna di averne anche una quarta importantissima, ovvero una tifoseria che non ha eguali in queste categorie, per numero, calore e vicinanza alla squadra. L’unità d’intenti di tutti questi fattori permette di portare avanti un lavoro costruttivo e proficuo anche dal punto di vista dei risultati. Purtroppo ad inizio stagione i nostri dirigenti, per questioni legate al lavoro, non potevano esserci vicini come avrebbero voluto. Il mercato ha risentito di tutto questo, ci siamo mossi in maniera slegata, costruendo una squadra che non rispondeva alle nostre esigenze e alle nostre aspettative. Valutata, a mio modo di vedere, con grande intelligenza la situazione, abbiamo cercato di apportare dei correttivi. La dirigenza è tornata pienamente operativa e nel mercato di dicembre sono arrivati dei giocatori molto motivati, come Ionni, Mercuri, Marcantoni che hanno dato subito un contributo determinante".
"In fondo - continua Zannini - i nostri obiettivi sono chiari, raggiungere una salvezza tranquilla cercando di dare il maggiore spazio possibile ai tanti ragazzi che provengono da un settore giovanile ottimamente gestito. Per fare questo è necessario che i più esperti si mettano a completa disposizione ed io non mi stancherò mai di ringraziare, oltre ai nuovi arrivati, degli atleti straordinari come Natali e Pantone e quegli uomini che hanno ormai sposato la causa del Potenza Picena, penso ad esempio a Sulce, Tomassini e Monaco. Grazie al contributo fondamentale di tutti questi uomini veri possiamo portare avanti il nostro progetto, basato su un gran numero di giovani che sono la parte preponderante del nostro organico. C’è voluto del tempo, ma pian piano siamo cresciuti, un momento di svolta è stata l’eliminazione dalla Coppa Italia arrivata per differenza reti. In quel momento abbiamo capito che era necessario rimboccarsi ancora di più le maniche, tutti lo hanno fatto con grande professionalità ed abbiamo imboccato la strada giusta. Chiaramente non abbiamo conquistato ancora nulla, siamo in mezzo al guado e vediamo la riva opposta, ma potrebbe arrivare una corrente e farci tornare indietro".
"Ora è il momento di dare continuità al nostro percorso, anche se i pericoli sono sempre all’ordine del giorno in un campionato di altissimo valore come questo. Raramente - sottolinea il mister - mi era capitato di vedere avversari tanto forti ed organizzati come quelli di quest’anno e pertanto, in un contesto del genere, aver conquistato una posizione di classifica più che dignitosa è motivo di onore, ma ci sarà tanto ancora da lavorare e da lottare per mantenerla fino al termine. A distanza di qualche mese dal mio arrivo, posso dire di essere soddisfatto di tutti questi ragazzi, del loro impegno e della loro straordinaria disponibilità. Ho avuto anche modo di conoscere meglio il presidente Andrea Savoretti che dimostra ogni giorno di più di essere un eccellente dirigente, con un legame indissolubile con l’ambiente, una passione smisurata per la sua società ed un modo di fare, specialmente con i più giovani, estremamente pratico e formativo. Pur avendo un lavoro che non gli consente di esserci tanto vicino quanto vorrebbe, si fa davvero in due per dare il massimo ed il suo esempio è uno sprone per tutto l’ambiente”.