"Non eravamo i favoriti". Soldini racconta l'impresa dell'Abbadiense
Il tecnico parla di una stagione indimenticabile che ha visto ritornare in Seconda categoria dopo 27 anni la squadra della frazione di Treia, Santa Maria in Selva
“E’ stata una vittoria favolosa, inaspettata. Non era certo la nostra la squadra favorita per la vittoria del campionato”. Gabriele Soldini, allenatore dell’Abbadiense, parla con orgoglio della promozione in Seconda categoria.
L’Abbadiense è la squadra di Santa Maria in Selva, una frazione di 400 abitanti nel comune di Treia, molto frequentata a fine estate per la “Sagra della polenta”. “Abito a duecento metri dal campo sportivo – dice Soldini, che in passato è stato anche giocatore dell’Abbadiense, prima che gli impegni di lavoro lo portassero altrove – L’estate scorsa eravamo partiti con l’intento di migliorare la posizione di classifica degli ultimi anni, volevamo provare ad arrivare in zona playoff. Ipotizzare questo cammino, raggiungere un obiettivo così bello era assolutamente inaspettato”.
L’ultimo campionato di Seconda categoria l’Abbadiense l’aveva disputato 27 anni fa. “L’Atletico Macerata era stato allestito per primeggiare nel girone E di Terza categoria – dice Soldini – Per me era e resta la squadra più attrezzata. Il livello del nostro girone si è molto alzato rispetto agli anni scorsi. Auguro all’Atletico di vincere la Coppa Marche di Terza categoria. Altre squadre si sono ben comportate, penso a Treiese, Pievebovigliana, Nova Camers, Palombese, Sforzacosta”.
La prossima stagione Gabriele Soldini sarà ancora al timone dell’Abbadiense?
“Dobbiamo terminare la stagione, c’è da affrontare il Real Civitanova per il titolo provinciale di Terza Categoria. Dopo di che festeggeremo, ce lo meritiamo tutti: società, giocatori e il sottoscritto, perché abbiamo fatto una cosa bellissima. Poi vedremo. La panchina dell’Abbadiense resta il mio primo obiettivo, penso che ci siano buone probabilità che resti a Santa Maria in Selva, ma è un problema che in questo momento non mi pongo”.
C’è stato un momento nel corso di questa stagione in cui ha pensato che l’Abbadiense poteva tagliare per prima il traguardo?
“Giornata dopo giornata si andava definendo la griglia delle prime squadre, ma la lotta per i playoff è stata talmente agguerrita che ogni partita poteva modificare l’assetto finale della classifica. Abbiamo iniziato a crederci quando l’Atletico Macerata ha pareggiato in casa con la Palombese e noi il giorno dopo siamo riusciti a vincere una partita complicata con il Santa Maria Apparente”.
Quando sarà festeggiato il ritorno in Seconda categoria dell’Abbadiense?
“Sabato scorso abbiamo fatto festa sul campo, era giusto che fosse così. Terminati gli impegni sportivi faremo sicuramente qualcosa per celebrare la promozione. Deve essere la festa della nostra comunità. Ci tengo a ringraziare l’Aurora Treia che ci ha consentito con alcuni ragazzi arrivati dalla Juniores di allestire la squadra e il Comitato parrocchiale di Santa Maria in Selva perché ci hanno supportato e sopportato”.