Bugiolacchi: "Sono il papà bomber più felice del mondo"
Terza doppietta, 9 reti finora e 300 in carriera ormai vicini per l'attaccante dell'Osimo Stazione
Terza doppietta, 9 reti finora e 300 in carriera (tra campionato e Coppa) ormai vicini per Giuseppe Bugiolacchi (foto), attaccante dell'Osimo Stazione e bomber all time della Promozione: ne fecce 27 nel 2006/07 con il Castelfidardo nel girone B, il top per la categoria in 35 anni di gol per diletto.
Mastronunzio, Moschini e Sacchi sono tutti a 15: prova a riprenderli?
«Non ce la farei mai, io penso a quelli decisivi per la salvezza. Sono pagato per far gol, è il mio mestiere, ma quelli pesanti valgono di più e me li tengo stretti».
Sarà dura per loro battere il suo record?
«L'unico che può farne 27 è Mastronunzio, ma spero che non ci arrivi e che rimanga mio per altri anni».
Lei, di anni, ne ha 39 e ha pure un figlio di dieci mesi: non è ora di smettere?
«E perché mai? In un anno e mezzo ne ho fatti 30. Se ancora sto sul pezzo a quest'età è grazie ai sacrifici fatti prima. Se fai una vita da atleta a 20, arrivi a 40 senza accorgerti. Ho avuto anche due grossi infortuni al ginocchio: 5-6 mesi fuori, mi sono ripreso alla grande. Ora valuto mese per mese, ma comunque a settembre-ottobre riparto sempre: prima mi godo la famiglia».
E la sua compagna cosa dice?
«È contenta e tifa per me. Sabato l'ha saputo quasi in diretta che avevo fatto due gol. Valentina è disponibile, mi permette di continuare a vivere la mia passione. E poi ora c'è quella meraviglia di Tommaso: è nato ad aprile dell'anno scorso, sono il papà bomber più felice al mondo».
Sa che è uno dei pochi ad avere un profilo su myjuve.it?
«No, ma so il perché. Avevo 16 anni, ero al Portorecanati e mi ritrovai a Torino con gli Allievi nazionali della Juve. Segnai 12 gol, l'unico che fece carriera fu Sorrentino, portiere del Chievo. Era il 95/96, l'anno della Champions vinta: c'erano Lippi, Conte, Vialli. Ho ricordi bellissimi. Li affrontavamo sempre nella partitella del giovedì».
Come mai non ha sfondato?
«La Serie A l'ho solo sfiorata. Passai alla Fermana: Berretti e 7 presenze in C1. Promettevo bene. Poi la Juve mi parcheggiò al Pontedera in C2 e iniziarono le difficoltà».
Ha transitato in 17 squadre in 25 anni. Ricordi più belli?
«Tutti quei gol segnati negli spareggi, ormai ci sono abbonato. Con la Dorica Torrette contro il Monticelli per l'Eccellenza, con il Castelfidardo contro il Montegiorgio nella finale di Supercoppa, l'anno scorso contro il Villa San Martino. E poi la serie con la Recanatese nel 2004/05 per salire in Eccellenza: ne feci quattro tra semifinali, finale e spareggio, perso ai rigori contro il Fermignano. Ne sbagliai uno io, ma quei gol restano».
(Fonte: Corriere Adriatico)