Bandiera, capitano e ora...portiere. Monsampietro a tutto De Carlonis!
Nella sfida di Coppa con l'Offida partiva dalla panchina, il doppio infortunio dei fratelli Paolucci lo costringe ad infilare i guanti e risulta decisivo per il passaggio di turno
MONSAMPIETRO MORICO. Serata storica in tutti i sensi quella di ieri sera per il Monsampietro. La squadra del piccolo paese dell'entroterra fermano, ha raggiunto per la prima volta nella sua storia la semifinale della Coppa Marche di Prima categoria. Un traguardo storico che merita tutti i complimenti del caso, e che vedrà la compagine di mister Birilli impegnata nel prossimo turno contro il Muccia, mentre nell'altra semifinale si affronteranno: K Sport Azzurra e Vigor Castelfidardo.
La partita decisiva, disputata ieri sera sul campo di Offida, vinta per 1-0, resterà negli annali non solo per il risultato, ma anche perchè il Monsampietro ha avuto a difesa della rete un portiere davvero straordinario...il capitano Fabio De Carlonis (foto): “Eravamo circa alla mezzora del primo tempo – ci dice il calciatore – quando in maniera fortuita il nostro portiere Kevin Paolucci si è scontrato con un avversario, frattura del naso, sangue e tanto dolore. Il fratello Riccardo (nostro secondo portiere) seduto in panchina si è precipitato in campo per soccorrerlo, ma senza autorizzazione ed ovviamente l'arbitro lo ha subito espulso. Per tanto in un attimo ci siamo ritrovati senza portiere, io ieri sera partivo dalla panchina e ho dato al mister la disponibilità ad entrare in sostituzione di Paolucci, con la speranza di limitare i danni, invece... Dopo pochi minuti Polozzi ha guadagnato e trasformato un calcio di rigore, portandoci in vantaggio, quindi abbiamo difeso con i denti il risultato, portando a casa una vittoria a quel punto insperata. Ho dovuto fare qualche uscita ed un intervento a tu per tu piuttosto difficile – ricorda De Carlonis – ma per il resto non posso che ringraziare i compagni di squadra, che hanno disputato una gara straordinaria. Nonostante le difficoltà i ragazzi si sono battuti con uno straordinario ardore agonistico, ed in pratica l'Offida ha avuto pochissime occasioni per rendersi pericolosa. Un cuore, una determinazione, un attaccamento davvero commovente da parte di tutti ed un passaggio di turno che ci riempie di soddisfazione”.