INTERVISTA. Zannini: "A Potenza Picena vissuta un'annata strepitosa!"
Il tecnico che ha ritrovato dopo diverse stagioni una panchina over, si rimette alle decisioni del presidente Andrea Savoretti
POTENZA PICENA. Si chiuderà il prossimo 25 aprile la stagione del Potenza Picena nel girone B del campionato di Promozione, ma quando manca ancora una gara al termine, i giallorossi possono già andare fieri di una posizione in classifica di tutto rispetto. Una salvezza tranquilla ed anche una piccola possibilità, ora sfumata, di agganciare le posizioni che contano. Abbiamo tracciato un bilancio sulla stagione in compagnia di mister Gianfranco Zannini (foto), dalla scorsa estate sulla panchina del Potenza Picena.
Lei mister mancava dal calcio degli over da circa 10 anni, quali sensazioni ha provato nel momento in cui ha avuto la possibilità di allenare in un campionato come la Promozione?
“Veramente non ho mai staccato, negli ultimi anni ho lavorato con settori giovanili di società anche molto importanti, il mio rapporto con la panchina non si è mai interrotto. Per me non fa differenza allenare ragazzi di 16 anni o uomini maturi di 35 o 40, io cerco di prendere il meglio da ognuno di loro, sempre in funzione del progetto che si intende portare avanti”.
Avere a che fare con ragazzi giovani o con atleti già affermati, comporta un lavoro da svolgere piuttosto diverso. Non è così?
“Io parto dal presupposto che il calciatore, sia esso giovane o esperto, riesce ad esprimere il meglio quando vede che la sua crescita è corrispondente alle sue ambizioni. Se tutto ciò accade non ci sono problemi, una volta sposato il progetto lo si porta vanti al meglio. Con i ragazzi magari occorrono delle sedute più lunghe, più intense, si lavora anche sulla qualità, ci vogliono 4/5 allenamenti settimanali, è fondamentale che si svolgano di giorno, insomma un’organizzazione più complessa. Tutte cose che comunque non mi spaventano, ma al contrario mi trasmettono stimoli straordinari”.
Il Potenza Picena è una squadra giovane che ha fatto molto bene, quanto sono cresciuti questi ragazzi nel corso del campionato?
“Posso affermare che a livello caratteriale i più giovani sono migliorati di un buon 30%, hanno acquisito conoscenze che saranno utilissime in futuro. Ce ne sono 3 o 4 che potrebbero salire tranquillamente in Eccellenza o anche in Serie D, mentre gli altri hanno tutto per continuare il progetto giovane della società e diventarne protagonisti. Voglio anche sottolineare il grande supporto che questi ragazzi hanno avuto, da gente seria e pienamente inserita nel progetto, come ad esempio Ionni, Pantone e Natali, degli uomini straordinari, prima che dei grandissimi calciatori. Il loro sostegno è stato determinante”.
Che valutazione di può dare di questo campionato di Promozione?
“Un livello altissimo, squadre come Valdichienti, Atletico Ascoli, Civitanovese o Maceratese, a mio avviso avrebbero fatto un’ottima figura anche in Eccellenza. La stessa Monturano Campiglione mi ha fatto una bella impressione ed ha ancora qualche speranza di centrare i play off. In generale comunque tante grosse squadre, come non si vedeva da tempo”.
Dopo una stagione come questa, cosa farà mister Zannini il prossimo anno?
“Io ho una sola ambizione: allenare. Credo di meritarlo e vorrei continuare. Se il presidente, che è persona saggia ed intelligente, deciderà di dare seguito al rapporto, sarò ben lieto di proseguire. Se dovesse decidere diversamente mi adeguerò senza problemi, Andrea Savoretti sa perfettamente qual’è il meglio per la sua squadra e qualunque decisione vorrà prendere, avrà sempre il mio rispetto”.
Come è stato il suo rapporto con l’ambiente di Potenza Picena?
“Assolutamente eccellente, in primis con il presidente, ma in generale con tutta la società e con le persone vicine alla squadra, un ambiente dove si può fare calcio. A tal proposito colgo l’occasione per ringraziare anche lo Staff che ha collaborato con me in maniera impeccabile, con grande passione ed estrema professionalità: Andrea Gramaccini, Tiziano Bovetta, Simone De Giorgi, Flavio Menghini e Rudi Natali che oltre al portiere ha fatto anche il preparatore dei portieri, persone serie e di grande spessore”.
Qual’è stata la partita di questa stagione che anche in futuro ricorderà con maggiore piacere?
“Senza alcun dubbio la gara con la Civitanovese, a 10’ dal termine eravamo sotto di una rete e con un grande finale siamo riusciti a capovolgere la situazione. Sono momenti che non si dimenticano. Mi resta solo il dispiacere che quel risultato è costato la panchina a Emiliano Da Col, un mio ex giocatore che stimo molto, ma queste sono le cose del calcio”.
Se dovesse scegliere un aspetto da evidenziare della sua esperienza al Potenza Picena, cosa sceglierebbe?
“La tifoseria, unica ed insostituibile. Voglio ringraziare Marco Pagnanini e tutti i supporters giallorossi per il calore e l'affetto nei nostri confronti. Tutti loro non sono dei semplici tifosi, ma dei sostenitori puliti ed onesti che con il contatto umano e la continua vicinanza sono riusciti a trasmettere, specialmente ai più giovani, la fede incrollabile in quella casacca giallorossa che è il simbolo della loro passione. Fanno parte a pieno titolo del nostro percorso”.