Grottammare, Manoni: "Salvezza ok ma con una partenza migliore..."
"All'inizio abbiamo faticato a diventare squadra, poi le condizioni del nostro campo hanno influito in negativo. Ma questa squadra aveva nelle gambe una posizione migliore, magari da playoff. Il mio futuro? Come gli under, sono giovane, devo crescere e migliorarmi anche io"
GROTTAMMARE. La matematica permanenza in Eccellenza è arrivata domenica con il successo esterno 2-0 in casa dell’Atletico Alma per il Grottammare. Risultato non scontato dopo un avvio di stagione con un po’ di sofferenza ma che ha visto le potenzialità del gruppo a disposizione di Manolo Manoni (foto), venire fuori alla distanza. Lo conferma lo stesso tecnico biancoceleste: “Sapevamo di avere fin dall’inizio del buon materiale su cui lavorare ma forse abbiamo fatto un po’ fatica a diventare squadra. Questo è anche dovuto a qualche risultato che all’inizio non è arrivato e ci ha penalizzato. Sono convinto che avessimo fatto qualche risultato in più all’inizio forse ci saremmo giocati fino alla fine una posizione playoff. Lo dico con convinzione anche se comunque abbiamo fatto bene e non era semplice. Grazie alla squadra e al gruppo, con l’aiuto della società e di tutti coloro che gravitano intorno al club”.
Questione Pirani. Eppure alcune qualche punto lasciato per strada, davanti al proprio pubblico c’è: “Magari dovuto anche alle pessime condizioni del nostro campo, forse 4-5 punti sono rimasti li. In qualsiasi categoria i risultati si raggiungono in casa, noi per le nostre qualità e per le nostre caratteristiche siamo penalizzati penalizza. Nelle ultime due gare interne po è stato veramente molto complicato”.
Identità di gioco. “Siamo una squadra che punta sempre a giocarsela, che ha una sua identità precisa e che vuole sempre giocarsela. Abbiamo molti giovani importanti: Haxhiu gioca regista basso ed è un 2000. Non guardo la carta di identità ma se uno ha qualità oppure o no. Non è un caso che nelle ultime tre trasferte abbiamo fatto ben 7 punti, vincendo a Fossombrone e Fano. Ce la giochiamo sempre”.
Terza salvezza di fila. “Esperienza molto intensa. I primi quattro mesi con la salvezza raggiunta nello spareggio di Fossombrone sono stati delicatissimo: diciamo che abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna. Nei due anni successivi abbiamo lavorato sullo zoccolo duro di 3-4 giocatori che hanno sposato il progetto e mi aiutano molto. Due anni e mezzo molto positivi poi è chiaro che si cerca sempre di migliorare: la dirigenza fa grandi sacrifici ma anche in questo contesto si possono fare buone cose”.
Crescita personale. Punta non solo a migliorare i suoi ragazzi ma anche a farlo personalmente Manoni che non si nasconde: “Sarei un ipocrita a dire che non ci penso. Grottammare è una seconda casa, mi hanno accolto e aiutato, facendomi crescere e permettendomi di intraprendere questa che al momento è una passione e sono molto riconoscente. Poi magari un giorno forse, prima o poi, come tutte le storie ci si allontana e magari ci si valuta. Come gli under, anche io sono un giovane tecnico in crescita e ho ancora moltissimo da fare”.