Parla Francesco Moriconi: "A Macerata solo critiche e negatività"
L'ex tecnico torna sulla sua esperienza in biancorosso: "Mi hanno accusato di non conoscere la categoria, ma se non la conosce uno che ha 600 panchine come me chi la deve conoscere?"
MACERATA. Non è più l'allenatore dell'HR Maceratese ma Francesco Moriconi (foto) torna a parlare della sua esperienza in biancorosso togliendosi qualche sassolino dalle scarpe.
"Ho scelto Macerata perché mi lega una lunga amicizia col presidente Crocioni - ha detto in una lunga intervista al Corriere Adriatico - una persona seria, nell’intento di dare il mio contributo. Pensavo di trovare un ambiente carico, entusiasta, dopo un anno senza nulla, invece ho trovato il contrario di tutto: una critica feroce e una negatività in ogni cosa che si è poi riversata sulla squadra, e chi ha giocato a calcio sa cosa significa essere in un ambiente dove si vede tutto nero dove alla prima difficoltà ti sparano addosso. Siamo stati attaccati sin dalla prima amichevole. Col presidente Crocioni comunque un addio in buoni rapporti anche se non ci siamo parlati per un mese, poi mi ha chiamato lui l’altro ieri. Siamo rimasti ognuno sulle sue in questo periodo perché sapendo come siamo fatti entrambi si poteva rompere il nostro rapporto".
Torna sul campionato mister Moriconi. "Non abbiamo disputato una stagione come volevamo - continua - forse qualche posizione migliore la potevamo fare, ma ci è stato chiesto di fare i playoff e li abbiamo fatti, anche se la semifinale ad Ascoli è stata compromessa dall’espulsione dopo un quarto d’ora. Nella prima parte della stagione c’è stata una serie infinita di infortuni sui quali non siamo riusciti poi sostituirli nella maniera giusta, ma senza colpa di nessuno, perché sul mercato è stato fatto peggio in quanto non c’erano i giocatori giusti e quelli arrivati dopo, Ridolfi e Suwareh, due ottimi giocatori, non rispondevano alle caratteristiche che ci servivano. Forse l’unico rammarico che ho è di aver avuto tra le mani Marcantoni, che per me è un gran bel giocatore, ma ci è sfuggito ed è andato a Potenza Picena".
Poi il tecnico ci va giù duro, da tecnico di carattere: "In 22 anni non ho mai allenato gratis e i soldi non li ho mai portati come adesso va di moda. Mi hanno accusato di non conoscere la categoria, ma se non la conosce uno che ha 600 panchine come me chi la deve conoscere? E' stato detto pure che questa stagione è stata un fallimento ma siamo arrivati a fare i playoff con una buona squadra, forte, ma non da ammazzare il campionato, mentre dalle lamentele sembra che siamo retrocessi. Mi hanno fatto nero via social. Spero solo che questa annata serva da lezione per far capire che se non si rema tutti dalla stessa parte, squadra, allenatore, società e tifoseria, non basta il nome della Maceratese per vincere il campionato".