Famiglia Cappelli da Libro Cuore...quando un rene cambia la vita!
La storia di papà Paolo che con un trapianto salvò la vita di Matteo che ora è perfettamente inserito nel mondo del calcio
ASCOLI PICENO. Chi frequenta il mondo del calcio, quello ascolano in particolare, si è imbattuto certamente in un signore molto gentile ed estremamente preparato nello svolgere il suo ruolo di allenatore. Stiamo parlando di Paolo Cappelli (nella foto con i figli Matteo e Andrea), che per tante stagioni ha legato il suo nome a diverse squadre del settore giovanile dell'Ascoli calcio, dove ha contribuito alla crescita di diversi talenti, uno su tutti Olivieri ora alla Juventus, mentre negli ultimi anni ha collaborato con il Porto d'Ascoli. Cappelli ha alle spalle una storia molto particolare, della quale vogliamo mettere al corrente anche i nostri affezionati lettori.
Alcuni anni fa quando nacque Matteo, i dottori purtroppo scoprirono che il bambino aveva un solo rene, per altro con una funzionalità fortemente compromessa. I continui viaggi della speranza verso l'Ospedale Gaslini di Genova, uno dei massimi centri a livello mondiale per simili patologie, riuscirono per un po di tempo a limitare al massimo le problematiche, evitando anche il ricorso alla dialisi. Quando Matteo aveva ormai compiuto 18 anni, medici e familiari si resero conto che sarebbe stato difficile andare avanti in quel modo, si rendeva assolutamente necessario ricorrere ad un trapianto. Si fece avanti subito papà Paolo che non ci pensò due volte, rendendosi disponibile a donare un rene per la “rinascita” del figlio Matteo. Fortunatamente le cose presero una piega positiva e lentamente, ma senza ulteriori gravi difficoltà, il ragazzo cominciò a vivere una vita molto più simile a quella dei suoi coetanei. Sono passati quasi 10 anni da quella data ed ora Matteo è pienamente inserito in quella che è la grande passione di famiglia, ovvero lo sport ed il calcio in particolare.
Matteo Cappelli è un punto fermo nell'organigramma di una società in grande ascesa come l'Atletico Ascoli, dove cura la comunicazione ed i rapporti con la stampa. Visto che in casa il pallone non è mai di troppo, lo stesso Matteo ha conseguito in questo periodo un attestato per svolgere il ruolo di match-analyst, una professione in grande ascesa che ha già avuto modo di testare per diverse società dell'ascolano. Si dedica inoltre con grande passione alla crescita dei ragazzini, e nelle ultime due stagioni ha messo a disposizione le sue indiscutibili qualità come allenatore dei “Piccoli Amici” in una società di notevole blasone come la Santegidiese, uno dei migliori sodalizi dilettantistici del vicino Abruzzo. Tanto per non farsi mancare nulla e confermando che il calcio in casa è l'argomento principale, ricordiamo che il fratello di Matteo, ovvero Andrea Cappelli è un ottimo calciatore che nell'ultima stagione ha giocato in Eccellenza con il Porto d'Ascoli, potendo vantare trascorsi molto significativi nelle giovanili dell'Ascoli Calcio, dove ha fatto la stessa trafila fianco a fianco a Riccardo Orsolini, suo coetaneo ed amico.
Una famiglia davvero speciale quella di Paolo Cappelli, il suo gesto di grande coraggio ed altruismo, oltre ha consentire a Matteo di vivere la sua vita, ha certamente permesso a coloro che giornalmente li frequentano, di vedere sotto una diversa luce le tante problematiche che ognuno di noi si trova ad affrontare. La loro vitalità, la loro voglia di vivere e di lottare, il loro smisurato amore per il calcio, sono la dimostrazione più realistica di quanto possa essere importante, formativo ed educativo lo sport nella vita delle persone.
Fonte: Corriere Adriatico