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Silvestre Capparuccia: "E' giunta anche per me l'ora di smettere"

Il difensore italo-argentino chiude la sua carriera con il calcio giocato durata 24 anni. Per lui, in possesso di patentino da allenatore, si aprono nuovi orizzonti sempre all'interno del mondo calcistico

Silvestre Vicente Capparuccia (foto) dice basta con il calcio giocato. A 39 anni compiuti, il difensore italo-argentino ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo. “E’ arrivata anche per me l’ora di smettere – spiega - non mi sento più quello di prima, preferisco essere io a dire basta. Cercherò delle alternative, sempre nel mondo del calcio. Ho voglia di fare altre cose”. 
Una carriera lunghissima quella del difensore, 24 anni “una vita” dice lui. All’età di 15 anni gioca in prima squadra in Argentina nel Tiro Federal, la squadra della sua città. A 19 anni passa all’Olimpo di Bahía Blanca in Serie B. Quindi tutta la trafila tra B e C in Argentina fino al 2006 quando arriva in Italia. A parte una stagione al Morro d’Oro, Capparuccia gioca sempre con le squadre marchigiane: Grottese, Elpidiense Cascinare, Tolentino, Maceratese, Ancona, Castelfidardo, Sangiustese, Helvia Recina.

“Era una decisione che avevo in mente – racconta Capparuccia -. Tre anni fa ho preso il patentino per fare l’allenatore, poi ho fatto dei corsi di aggiornamento a Coverciano. Ho due o tre belle proposte da definire nel mondo del professionismo, aspetto”. Diverse società lo hanno cercato durante l’estate, ma a tutte ha dato la stessa riposta. “Da quando ho iniziato a giocare mi sono detto sempre che dovevo essere io il primo a dire basta, è arrivato il momento. Ho avuto tante di richieste per continuare a giocare, anche da squadre di categoria superiore. La mia scelta l'avevo già maturata lo scorso anno, ne avevo parlato anche con i miei compagni e dirigenti. Dopo una lunga chiacchierata con me stesso ho deciso. Sono convinto che sia la scelta migliore per il mio futuro nel mondo del calcio”.

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  Scritto da Andrea Cesca il 17/09/2019
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