Il Sindaco di Monte S.Giusto Gentili entra a gamba tesa su Pantanetti
L'ex patron della Sangiustese aveva incolpato l'Amministrazione Comunale del trasloco della squadra a Civitanova Marche. Immediata la risposta del primo cittadino
MONTE SAN GIUSTO. Il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili (foto a sinista) interviene per replicare all’ex patron della Sangiustese, Antonio Pantanetti (foto a destra), che ha additato il primo cittadino come principale responsabile per il trasloco in riva all’Adriatico del sodalizio rossoblù (leggi l'articolo). “Il Sindaco e l’Amministrazione Comunale in questi anni si sono impegnati oltre le proprie competenze per trovare una soluzione per la condivisione del centro sportivo di Villa San Filippo – attacca Gentili - Purtroppo non è facile mettere d’accordo i dirigenti, fra le altre cose al tempo la Sangiustese risultava inadempiente con il canone, ci sono stati dei contenziosi. L’amministrazione, mi preme sottolinearlo, è stata sempre disponibile a parlare con tutti”.
Il sindaco Gentili attacca Pantanetti sul fronte politico: “Voglio ricordare ad Antonio Pantanetti che il sottoscritto ha preso 2534 voti alle ultime elezioni comunali cinque mesi fa, nonostante lui abbia gufato perché fa parte di uno di quei 780 che hanno votato contro. E’ stato un risultato netto pari al 62%. I cittadini ci hanno dato fiducia anche per come abbiamo gestito le vicende legate al calcio”.
Poi il primo cittadino affonda il colpo: “Pantanetti appartiene ad un’epoca che non c’è più. Lui pensa che un’amministrazione comunale, una comunità, viva di calcio. Per fortuna non è più così. Questa amministrazione non dà più il contributo di 25mila euro che lui ha preso per tanti anni. I costi della manutenzione, del taglio dell’erba, allora erano a totale carico dell’amministrazione comunale. Nonostante si faccia paladino dei colori rossoblù e dei bambini di Monte San Giusto, quando Pantanetti gestiva la Sangiustese, nessun ragazzino metteva piede sul campo di Villa San Filippo. I giovani dovevano andare a San Claudio e alla Corva di Porto Sant’Elpidio. Prima di dare lezioni su come va gestito il campo, Pantanetti deve fare il mea culpa per quello che ha fatto lui in passato. Con quei 25mila euro che prendeva ogni anno, quanti chili di vernice ha comprato per pitturare gli spogliatoi, o la ringhiera o il muro in calcestruzzo che delimita lo stadio? Quando io sono arrivato gli spogliatoi erano neri di muffa. Lui faceva giocare i bambini sul campo in terra rossa a Monte San Giusto ed i professionisti a Villa San Filippo dove nessun altro, nemmeno i pulcini, potevano fare una partita la domenica mattina. Adesso abbiamo due campi dove giocano 300 ragazzi. Oggi lui spinge le famiglie di Monte San Giusto per mandare a giocare i propri figli nelle società dei paesi limitrofi. Questo significa avere a cuore la comunità di Monte San Giusto? Lui ha fatto il dirigente anche in una società di Montegranaro, non è stato sempre fedele ai colori rossoblù, non è stata una bandiera. Il numero di matricola della Sangiustese di allora non esiste più, la Sangiustese di oggi non è figlia di quella Sangiustese. Non accetto lezione di Antonio Pantanetti. Lui dice sempre che la sua Sangiustese è andata in Serie C2, poi dopo dove è andata? A parte la foto con Corona, che fine ha fatto?”.
Il sindaco Gentili termina abbassando i toni: “Questa è una scelta che ci ha contraddistinto anche rispetto ad altre amministrazioni. Abbiamo investito negli impianti, abbiamo fatto un bando di gestione, chi voleva poteva partecipare. Il resto non spetta a noi. Io ho fatto anche più di quanto mi spettava in questi anni, mi sono seduto spesso intorno al tavolo per discutere, ultimamente tanti non si sono presentati. Ci sono lettere antecedenti le elezioni, che parlano del trasferimento della Sangiustese a Civitanova. Sono due anni che non vedo un dirigente della Sangiustese”.
Poi Gentili conclude: “Meritiamo rispetto. Grazie agli investimenti del Comune ed ai finanziamenti presi da noi e dalla precedente amministrazione abbiamo un centro sportivo federale come non ce ne sono altri in provincia di Macerata: abbiamo più di 400 metri di spogliatoi, due campi da gioco. Mercoledì partiranno i lavori alla tribuna, 98mila euro di riqualificazione. I prossimi anni faremo altri investimenti, il piazzale è fatiscente. Per dare in gestione una struttura sono necessari i bandi, non è più come prima. Se c’è qualcosa di irregolare ci sono gli strumenti per fare ricorso”.