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LA STORIA. Il calcio, l'abito talare: la conversione di Gionatha Pazzi

L'ex calciatore di Fermana e Tolentino arriva come seminarista alla parrocchia S.Serafino di Montegranaro. "A Medjugorje ho scoperto Dio"

"Mi chiamo Gionatha Pazzi, sono di Fermo, ho 42 anni e da qualche giorno ho intrapreso un cammino di discernimento vocazionale al seminario di questa città. Forse vi chiederete: «Un po’ tardi, non credi, per una scelta del genere?». È possibile. Fatto sta che fino all’età di 31 anni non mi è mai passata per l’anticamera del cervello l’idea di poter un giorno divenire prete; poi a seguito di un pellegrinaggio a Medjugorje, questa prospettiva ha iniziato a prendere forma. Ero un calciatore di serie C, ho indossato diverse maglie di squadre del centro e del nord Italia. Il Signore è stato paziente con me".
Questo scriveva l'anno scorso lo stesso Pazzi a La Voce delle Marche, organo d'informazione cattolico. Un anno dopo (settembre 2019) eccolo - nominato dall'Arcivescovo di Fermo Rocco Pennacchio - seminarista alla parrocchia di S. Serafino a Montegranaro come tirocinante.
Pazzi è nato a Porto San Giorgio nel 1976, ha giocato in C1 e C2 (tra le maglie vestite anche quelle di Fermana e Tolentino) e pure in Serie B con l'Ascoli nel 1994-'95. Ultima stagione nel 2011 all'Ancona.

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  Scritto da La Redazione il 01/10/2019
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