Oreste Ruani highlander: in campo a 53 anni!
Tra i pali negli ultimi minuti di Settempeda - Casette Verdini: "E' la passione che mi fa andare avanti". E ricorda il compianto Pino Ferretti
Battute finali della partita fra Settempeda e Casette Verdini (Prima categoria girone C). Il portiere ospite, Andrea Morlacco, accusa qualche crampo e Matteo Ruffini chiama il cambio: entra il campo Oreste Ruani (foto), 53 anni da compiere ad agosto prossimo, al debutto stagionale in campionato. Una manciata di minuti che rendono ancora più bello il successo al “Gualtiero Soverchia” di San Severino Marche per la squadra del presidente Paolo Pasquali.
“Quest’anno ho giocato titolare tutte le partite di Coppa Marche contro Fiuminata, Montemilone Pollenza e Muccia – dice Ruani – siamo alle semifinali, dovremo affrontare la Pinturetta Falcor. I compagni di squadra mi vogliono bene, mi prendono anche come esempio. A questa età non è semplice. Il segreto? La passione per il calcio, la voglia di allenarsi, di stare con i compagni, con il gruppo. Questo è l’unico segreto che ti fa andare avanti. Mi capita di giocare con i figli di qualche mio ex compagno di quando ero giovane”.
Dall’altra parte, con la Settempeda, gioca un altro veterano, Roberto Sorichetti. “Roberto ha due anni meno di me, ma è una vita che ci conosciamo. Infatti ci siamo salutati, fa sempre piacere”.
“Il primo allenatore in assoluto per me è stato il compianto Pino Ferretti – racconta Ruani – mi ha imparato tanto come portiere, mi voleva molto bene. Prima non c’era in squadra un preparatore dei portieri, soprattutto in queste categorie. E’ stato il mio maestro”.
La vittoria di San Severino Marche ha rilanciato il Casette Verdini: “Abbiamo impattato benissimo la partita. La Settempeda erano due anni che non perdeva in casa, quest'anno aveva sempre vinto in casa. Siamo entrati in campo determinati, vincevamo 3 a 0 dopo undici minuti. Sono quelle partite in cui ti riesce tutto. Adesso siamo lì, terzi, ce la giocheremo fino alla fine. Siamo un bel gruppo, una bella squadra, costruita dal nostro diesse Pietro Giacomini”.