Dottori: "Vi racconto i primi due mesi come vice di Montero alla Samb"
Intervista all'allenatore in seconda dei rossoblu ed ex Recanatese
Una carriera ventennale spesa nei settori giovanili ad iniziare dai Piccoli Amici della Jesina fino alla formazione Allievi leoncella. Poi Ancona, Camerano, Maceratese e Recanatese con il quale ha vinto il titolo di campione d’Italia alla guida della formazione Juniores. Gianluca Dottori da Castelbellino (patentino da allenatore Uefa B) aveva ottenuto la conferma sulla panchina dei leopardiani. Fino a quando è arrivata la chiamata della Sambenedettese del patron Franco Fedeli per svolgere il ruolo di vice di Paolo Rónald Montero Iglesias. Un’occasione davvero ghiotta alla quale non ha saputo resistere.
“Avevo dato la mia disponibilità alla Recanatese per fare un altro anno alla guida della formazione Juniores nazionale – racconta Gianluca Dottori - Qualche giorno dopo è arrivata la chiamata della Sambenedettese, che non mi aspettavo. Ci siamo messi a tavolino con i dirigenti della Recanatese, con il Responsabile del Settore giovanile ed il presidente Adolfo Guzzini. Hanno capito la situazione, sono stati molto tranquilli e disponibili, li ringrazio perché mi hanno dato questa possibilità”.
Quali sono le sue impressioni dopo due mesi di lavoro alla Samb?
“Impressioni molto positive. Lavorare in prima squadra tra i professionisti è davvero una gran bella cosa. Lavorando al fianco di mister Montero si può solo crescere”.
Come è Paolo Montero allenatore? In campo da giocatore era considerato un “cattivo”.
“E’ una grande persona umanamente parlando, grande esperienza e professionalità. Molto preparato. C’è solo da imparare. In questi due mesi ha dato a tutti dei grandi insegnamenti”.
Quali sono gli obiettivi della Samb?
“Il presidente ci mette a disposizione di tutto, la Samb è qualche anno che arriva ai playoff, sicuramente questo è un obiettivo al quale anche quest’anno teniamo. Il campionato è molto difficile, però penso che con il lavoro che stiamo facendo è un i playoff sono un obiettivo al quale possiamo arrivare”.
Playoff o qualcosina di più?
“Parliamo di playoff, poi tutto quello che viene in più lo prendiamo ben volentieri”.
Questo salto dal Settore giovanile ad una prima squadra di professionisti è una decisione definitiva?
“Questa esperienza in prima squadra mi mancava. Nei prossimi anni vedremo. Mi si è aperta una vetrina che fino ad adesso non avevo preso in considerazione. Non scarto però l’idea in futuro di tornare a lavorare nei settore giovanili”.