Vagnoni dà un dispiacere a Cudini (e al fidanzato della figlia Kevin)
Il tecnico di Monsampolo del Tronto vince il derby tutto marchigiano delle panchine. E anche Candellori "soccombe" al suocero!
Roberto Vagnoni (foto al centro) regala il primo dispiacere della stagione a Mirko Cudini (foto a sinistra). E, ironia della sorte, anche al fidanzato della figlia Greta, Kevin Candellori (foto a destra), ex della partita come lo stesso Cudini. Nel derby tutto marchigiano delle panchine la spunta il tecnico di Monsampolo del Tronto. Il San Nicolò Notaresco (Serie D girone F) sbanca il “Nuovo Romagnoli” di Campobasso, conquista i primi 3 punti in campionato e guarda con rinnovata fiducia al futuro.
Roberto Vagnoni, un cecchino sui calci di punizione da giocatore, soprannominato Cacetta (“In passato ogni casata aveva un soprannome, a mio padre dicevano Caciò, quindi io Cacetta” spiega) racconta lo sgambetto al blasonato Campobasso: “Venivamo da una settimana difficile. La settimana prima avevamo buttato via la vittoria contro il Vastogirardi. La società è voluta correre ai ripari, abbiamo fatto degli acquisti mirati. La partita con il Campobasso aveva un significato particolare, se fosse arrivata una sconfitta sarebbero aumentati i malumori, l’anno scorso la squadra aveva collezionato cinque vittorie in altrettante partite all’inizio. Abbiamo offerto una prova di carattere, i ragazzi hanno interpretato bene la partita. Cudini? E' un grande professionista – dice Vagnoni a proposito del tecnico fermano – è molto preparato, è un uomo di calcio, tanto di cappello. Vincere contro la sua squadra è stato ancora più importante e significativo".
Quali sono le squadre favorite per la vittoria finale del campionato? E quale è l’obiettivo del Notaresco?
“E’ un campionato livellato, tolte le due o tre squadre che hanno qualcosa in più, tra cui Matelica, Recanatese, Campobasso e Pineto, anche se questi ultimi non hanno avuto una partenza brillante. Non escludo sorprese. Sotto ci sono 13-14 squadre allo stesso livello. Per quanto ci riguarda, i nostri obiettivi ce li dobbiamo creare domenica dopo domenica, mese dopo mese. Mantenere la categoria è l’obiettivo principale, anche se è riduttivo per una squadra che l’anno scorso è arrivata settima. Purtroppo ci sono aspettative, l’ambiente mormora, Notaresco ha 300 tifosi organizzati, si fanno sentire, vivono il calcio con una certa importanza”.