Recanatese: 24 ragazzi, tanti 2002. Al via la Juniores Nazionale
Domani prima giornata contro il Foligno
RECANATI. Negli ultimi tre anni la Juniores Nazionale ha regalato moltissime soddisfazioni alla società, su tutti lo scudetto conquistato nella stagione 2017/2018. Lo scorso anno il cammino della Juniores si è fermato agli ottavi di finale, ma si è tolta comunque la soddisfazione di vince il proprio girone.
Si riparte dunque domani (sabato 14 settembre) con la prima giornata di campionato che vedrà la Juniores Nazionale giallorossa sfidare il Foligno alle ore 16 allo Stadio Tubaldi (vedi il campionato Juniores Nazionale). A pochi giorni dal debutto abbiamo intervistato ai nostri microfoni il Responsabile del Settore Giovanile Thomas Zani (foto) e il mister della Juniores Marco Mancinelli.
Zani: “L’obiettivo per questa stagione non cambia, è sempre quello su cui la società crede fortemente, vale a dire la formazione dei ragazzi per avvicinarsi il più possibile alle dinamiche della nostra prima squadra. Motivo per cui la scelta dell’allenatore per questa stagione è un filo conduttore tra la Juniores Nazionale e la serie D, essendo anche vice-allenatore di mister Giampaolo. Abbiamo un gruppo composto da 24 ragazzi, principalmente del 2002, con alcuni 2003 e con qualche 2001 che faceva parte della rosa dello scorso anno. Siamo capitati in un girone molto corto, questo è anomalo perché ci sarà un mese di stop a dicembre e il campionato terminerà a fine marzo, quindi è importante iniziare bene con impegno, sacrificio e passione da parte di tutti. Auguro un in bocca al lupo a tutto lo staff”.
Mancinelli: “La squadra in questo mese di allenamenti è cresciuta molto sia a livello di singoli che di collettivo, si inizia a vedere qualche trama di gioco, mi posso definire abbastanza contento in vista della prima di campionato ma la strada è ancora molto lunga. Abbiamo provato quasi sempre il 4-3-3, un modulo che a me piace molto, ma non sono un allenatore integralista, voglio mettere i ragazzi nelle migliori condizioni per esprimersi. Più che il modulo mi interessa la filosofia di gioco, stiamo cercando di costruire una squadra che gioca a calcio. Non ho un obiettivo di classifica, il mio intento è quello di costruire e avere una squadra che abbia il dominio del gioco”.