Le 900 panchine. Il Comandante Giuseppe Santoni sempre presente!
Il tecnico di Valfornace ripercorre alcuni momenti salienti della sua carriera ed il suo legame indissolubile con Potenza Picena
POTENZA PICENA. Quando si raggiungono le 900 panchine in carriera ed ancora c'è davanti una lunga strada da percorrere, significa che si è fatto e si sta facendo qualcosa di davvero importante. Nella gara del campionato di Promozione B di ieri tra Potenza Picena e Monterubbianese, Giuseppe Santoni (foto) ha potuto festeggiare questo traguardo prestigioso e per molti difficilmente raggiungibile.
Allora mister, 900 panchine a fine carriera sono un discorso, ma raggiungerle a 56 anni ha quasi dell'incredibile.
“Diciamo che ho iniziato molto presto, la prima esperienza come allenatore-giocatore a Muccia dove vincemmo il campionato di Terza categoria. Da allora tante soddisfazioni e tante realtà tutte comunque belle ed appassionanti”.
Se potessi tornare indietro, quali momenti sceglieresti in questo lungo percorso?
“Faccio fatica a scegliere qualcosa in particolare, anche perchè ovunque sono stato ho vissuto intensamente ogni avventura. Certo non si dimenticano le esperienze vissute qui a Potenza Picena, dove mi ha fatto particolarmente piacere raggiungere questo traguardo, insieme a quella che io considero la mia gente. Ho vissuto un bellissimo periodo a Caldarola, 2 anni fantastici a Matelica, momenti indimenticabili a Chiesanuova, davvero tante piazze importanti”.
Puoi vantare anche un piccolo record, anche questo riservato solo a pochi.
“Ho avuto la possibilità di allenare in tutte le categorie del dilettantismo. Dalla Terza categoria di Muccia, alla Serie D del Camerino, fortemente voluto dal presidente Bottacchiari. Sarà una piccola cosa, ma nel mio piccolo sono estremamente orgoglioso di questo percorso”.
Trenta anni circa vissuti intensamente, non deve essere facile.
“In primis ringrazio il Signore per la salute, posso affermare che in tutti questi anni non ho mai saltato una partita, mentre sono mancato solo a 3 o 4 allenamenti. Una quando si operò mio figlio e il presidente Savoretti minacciò di esonerarmi se non fossi andato di corsa a Siena, la seconda purtroppo quando è mancata la fidanzata di mio figlio e quella immane tragedia ancora la porto dentro di me”.
Parliamo di questo campionato, si aspettava un avvio diverso?
“Non abbiamo avuto un approccio fantastico, tanto che a Corridonia abbiamo offerto una prestazione negativa, anche dal punto di vista dell'atteggiamento. Stiamo ancora cercando un'identità definitiva, ma diciamo che siamo probabilmente sulla buona strada”.
Determinante l'opera anche questa volta della società giallorossa.
“Anche se nell'ultimo anno sono cambiate quasi completamente le persone, la società resta vicina, collaborativa e sempre disponibile e può contare su un presidente come Andrea Savoretti in grado di trasmettere quel senso di appartenenza che è il tratto distintivo del Potenza Picena”.
Quale valutazione si sente di dare a questo campionato?
“La Promozione B è sempre stato un torneo tosto, difficile e ricco di fascino. Quello di quest'anno non sfugge alla regola, e presenta inoltre alcune compagini che hanno alle spalle degli enormi bacini d'utenza e degli investimenti non indifferenti. Civitanovese, Maceratese ed Atletico Ascoli, certo non possono nascondersi, ma sono molte le squadre attrezzate per far molto bene”.
Una probabilmente la incontrerete alla prossima, cosa ci dice sulla capolista Monturano Campiglione?
“Ottima squadra, molto cresciuta nell'ultimo anno, brava anche in estate a completare l'organico con gli elementi giusti. Inoltre i buoni risultati stanno risvegliando l'attenzione in una piazza importante come Monte Urano, come diceva mister Garcia alla Roma, hanno avuto il merito di riportare la Chiesa al centro del villaggio e non è cosa da poco. Per noi un esame importante, potremo misurare il nostro grado di crescita con una compagine molto forte, vedremo cosa saremo capaci di fare”.