L'Urbis Salvia pretende rispetto: "Non saremo la vittima sacrificale"
E intanto la società, dopo il gol annullato con il Montemilone Pollenza, ha inoltrato ricorso chiedendo l'errore tecnico
URBISAGLIA. Era sul punto di sparire, all'ultimo giorno utile l'iscrizione al campionato, i contatti per convincere i primi giocatori... "Ricordo ancora che fino al 15 luglio società e squadra non esistevano, poi in extremis grazie a Valentino Amadio su tutti, il segretario, c'è stata l'iscrizione: avevamo solo cinque giocatori di cui tre della Juniores...". Il direttore sportivo Lucio Marco Leoni ripassa i momenti febbricitanti della ripartenza della storica compagine di Urbisaglia: "Rifare la squadra è stata un'impresa - racconta il dirigente - ma nonostante la classifica non ci dia ragione possiamo dire di aver costruito un bel gruppo, genuino, con molti ragazzi di 22-23 anni. Siamo partiti con tutti gli occhi addosso come vittima sacrificale del campionato ma sul campo non è così, vorremmo solo maggiore considerazione dalla classe arbitrale che deve giudicare non guardando la classifica".
L'ultima decisione assurda e per la quale l'Urbis Salvia ha inoltrato ricorso richiedendo l'errore tecnico è avvenuta sabato nella sfida con il Montemilone Pollenza:
"Un nostro giocatore ha subito fallo ma l'arbitro ha fatto proseguire dando il vantaggio, l'azione si è conclusa con il nostro gol ma sulle proteste del Pollenza e dopo cinque minuti ecco che lo stesso ha cambiato decisione annulando il gol e facendo ripartire l'azione dalla zona di campo dov'è avvenuto il fallo. Si tratta di un evidente errore tecnico. E decisioni simili non è la prima volta che ci capitano".
Lucio Marco Leoni aspetta la decisione del Giudice sportivo e intanto guarda avanti, dando uno sguardo al campionato:
"In società stiamo cercando di unire le forze per cercare di rinforzare la rosa a dicembre, quanto al campionato di vertice il Trodica è la squadra che più mi ha impressionato finora".