Giampiero Mazzieri: la Juniores è il futuro del Porto Potenza
"E' stato creato un gruppo valido con ragazzi appassionati: e il prossimo anno 4-5 saranno pronti per la prima squadra"
Ad un portopotentino doc e in più capitano del Porto Potenza fino al 2014 fa male vedere una prima squadra non più protagonista sui campi marchigiani come in passato. Quindi, il primo compito è ripartire dai giovani. Questo ha fatto e sta facendo Giampiero Mazzieri (foto), 36 anni, ex giocatore tra le altre di Loreto, Trodica e Matelica, al primo anno alla guida della Juniores provinciale del Porto Potenza. L'anno scorso è stato vice di Moriconi alla Maceratese, in questa stagione il responsabile organzzativo del settore giovanile portopotentino Marco Michettoni l'ha chiamato per ricostruire il gruppo della Juniores. E lui ci sta riuscendo alla grande: i suoi ragazzi nel girone B sono terzi con 6 vittorie in 10 partite (vedi la classifica).
"Quando sono arrivato c'era una situazione difficile - racconta Mazzieri, patentino Uefa B in tasca - pochi ragazzi e tanta sfiducia. Per prima cosa abbiamo cercato di far ritornare la passione ai ragazzi del posto, si è riformato un gruppo di 20 ragazzi, ora la squadra sta andando bene oltre le più rosee aspettative. Ma a prescindere dai risultati, quello che mi gratifica è vedere la loro propensione al sacrificio, al lavoro, sono sempre presenti, in questi mesi c'è stata anche una crescita caratteriale e si è formato un collettivo granitico. Il mio è anche un lavoro di prospettiva, in questa squadra ci sono 4-5 elementi che l'anno prossimo potranno stare in prima squadra".
La società del Porto Potenza si sta riorganizzando, sia come prima squadra che come settore giovanile: fino agli Esordienti, ad esempio, ci sono due squadre ogni categoria, ma è assente la categoria Giovanissimi.
"Il campionato? Le prime due in classifica, Palombina e Senigallia, hanno valori superiori, per il resto c'è molto equilibrio. Una cosa mi ha stupito positivamente, ed è il livello degli arbitri: sto notando buone direzioni arbitrali, segno evidente che le nuove leve sono preparate".