Per la Under 19 del Borgo Solestà le 3 regole di mister Tempera
Il tecnico ascolano, tornato in città dopo diverse stagioni, sta portando avanti un lavoro molto interessante all'interno di una società da sempre molto attenta ai più giovani
ASCOLI PICENO. Procede con buoni risultati il lavoro del settore giovanile del Borgo Solestà, una delle società che meglio lavora con i giovani nella città di Ascoli Piceno. Notevole il percorso della Under 19 che partecipa al campionato Provinciale, la squadra allenata da mister Claudio Tempera (foto sotto) occupa attualmente un più che onorevole quinto posto, in un girone dominato dal Centobuchi. Proprio insieme al tecnico ascolano abbiamo analizzato la crescita di questo gruppo di ragazzi, che si candidano a recitare un ruolo di primo piano nel panorama calcistico locale.
Mancavi da Ascoli Piceno da alcune stagioni, come mai mister?
“Negli ultimi anni ho fatto delle scelte diverse, preferendo lavorare con squadre di alcuni paesi del circondario, poi in estate è arrivata la proposta di allenare la Juniores di una società seria come il Borgo Solestà ed ho deciso di accettare la sfida. Tale impegno mi consente, tra l'altro, di restare in città e mi permette anche di seguire lo stato di salute di mia mamma novantenne”.
Stando ai risultati sembra che lei abbia a disposizione un gruppo piuttosto interessante?
“Ho una rosa importante con degli obiettivi programmati, ovvero far crescere e maturare dei ragazzi che dimostrano di avere le doti per poter emergere in questo ambiente. Tutti sono molto giovani (2001/2002) e tra loro ci sono ragazzi molto interessanti che possono soltanto migliorare le loro prestazioni”.
Riesce ad entrare in sintonia con questi ragazzi? Talvolta non è semplice.
“Lavorare con questo gruppo è un piacere perchè sono dei ragazzi attenti, sempre pronti a migliorare le loro prestazioni, giorno dopo giorno nelle sedute di allenamento. Il mio lavoro si basa su 3 regole fondamentali: famiglia, studio e passione per il calcio ed ho la fortuna di avere dei ragazzi che sanno interpretarle nel modo migliore questi principi”.
Cosa spinge una persona come lei a spendersi ogni anno in questo lavoro nei settori giovanili?
“La base di tutto è la grande passione per questo sport che mi permette ogni anno di confrontarmi con nuove realtà, fare nuove esperienze ed avere sempre nuovi obiettivi da raggiungere. E' molto stimolante a livello personale portare avanti un progetto che permette di far crescere dei ragazzi con sani principi, nel rispetto degli avversari, insegnando anche ad accettare le sconfitte che sono importanti per la loro crescita sia a livello umano che calcistico”.
Sulla base di quanto abbiamo detto, possiamo dedurre che l'esperienza al Borgo Solestà proceda nella maniera migliore.
“Mi trovo assolutamente a mio agio e colgo l'occasione per ringraziare il presidente Procaccini e tutti i dirigenti, che mi hanno dato la possibilità di mettermi in gioco ancora una volta. Sono convinto che tutti insieme stiamo facendo un buon lavoro e speriamo che questi ragazzi possano continuare andare avanti con sane prospettive di vita, sapendo che questa disciplina matura e fa crescere, spingendo a dare il meglio di se stessi rispettando le regole”.